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18enne aggredita e derubata del cellulare in via B. Melzi

Drammatica vicenda, vittima una studentessa - Il racconto dei familiari - Il telefono ritrovato in via Quasimodo...

Aggredita, picchiata e derubata del cellulare, poi ritrovato in via Quasimodo. Vittima della drammatica vicenda una 18enne legnanese. La nostra redazione era venuta a conoscenza dell'episodio, ma dopo alcune verifiche, non avendo ricevuto adeguate conferme, ci siamo astenuti dalla pubblicazione. Oggi, ecco una mail dai familiari della ragazza che non solo attestano le informazioni di cui eravamo in possesso, ma rivelano altri particolari perchè, così scrivono, "indubbiamente certi eventi si tende a volerli dimenticare (e talvolta addirittura a rimuoverli)… noi però ne abbiamo parlato in famiglia e riteniamo che sia opportuno, pur tutelando la privacy della ragazzina, dare diffusione di questa  notizia.  Ovviamente nessuna intenzione di creare eccessivi allarmismi, ma pensiamo sia giusto che i nostri ragazzi, i quali pensano legittimamente di essere al sicuro in centro città e in orari assolutamente normali, continuino – da una parte – a essere sereni , ma dall’altra sviluppino un minimo di consapevolezza rispetto al fatto che le aggressioni  e le violenze sono (purtroppo) una realtà che può riguardare anche loro". 

La vicenda

Sabato mattina scorso (1/10/2016), intorno alle 8, una ragazza di 18 anni, mentre si recava a scuola a piedi, è stata aggredita in via Barbara Melzi, all’altezza dell’ingresso dell’omonimo Istituto.

La ragazza stava ascoltando la musica dal suo cellulare con le cuffiette e si era accorta che una persona di colore camminava dietro a lei, fin dalla Piazza Redentore. Essendo però questa una situazione ormai consueta e soprattutto essendo un orario ed un luogo percepiti sicuri, non ci aveva fatto caso più di tanto.

Purtroppo però, all’altezza dell’ingresso dell’Istituto, forte anche del fatto che in quel peduncolo è vietato il transito delle auto in entrambi i sensi, il soggetto si è affiancato alla ragazza e le ha intimato di consegnargli il cellulare. Lei, per istinto, si è ritratta proteggendo l’aggeggio e così il soggetto per tutta risposta le ha sferrato un pugno in viso. Non avendo ottenuto risultato, l’ha poi spinta per farla cadere a terra, procurandole una ferita sotto l’occhio, alcuni graffi alle mani e un bernoccolo.

Il soggetto ha quindi cercato nuovamente di prendere il cellulare dalla ragazza, che però, sempre per reazione più istintiva che consapevole, ha continuato a trattenerlo. Il malvivente, sfruttando il fatto che la ragazza era a terra, le ha sferrato un calcio nella pancia e a quel punto lei ha mollato la presa.

L'uomo è scappato in direzione della stazione mentre la ragazza ha cercato di telefonare alla madre fermando alcune ragazze che però non avevano credito nel loro telefonino. A quel punto, visto anche che aveva un lieve sanguinamento sotto l’occhio, ha pensato di recarsi al Commissariato di via Girardelli dove ha ricevuto le prime cure e dove ha potuto telefonare a sua madre.

Assieme a quest’ultima, la ragazza è quindi andata al pronto soccorso dove è stata medicata per la ferita e dove è stata sottoposta ad una TAC per escludere lesioni interne a causa del calcio inferto all’addome.

Nel frattempo, tramite un APP che consente di sapere dove si trova un determinato  iPhone, si riusciva a localizzare il telefonino in Via Quasimodo a Legnano.

Partiva quindi una volante che (e questo che segue è il racconto degli agenti ai familiari) individuava il soggetto  tra un gruppo di persone. Ma questi, sentitosi scoperto, gettava a terra il cellulare e se la dava a gambe facendo perdere le sue tracce.

Fin qui i fatti descritti dai familiari, i quali, così termina la loro lettera, colgono "l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli agenti del Commissariato di Legnano non solo per essere stati molto professionali,  ma anche e soprattutto per aver dimostrato una grande umanità nella gestione di tutta questa faccenda".

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Ottobre 2016
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