Parlando di tecnologia afferma: “il rapporto tra donne e tecnologia è strano; ci sono quelle che la odiano, quelle che ne hanno paura, e quelle che non ne possono fare a meno, io nasco come un donna che odiava la tecnologia, ma oggi non posso più vivere senza”.

Roberta lavora in Microsoft da 18 anni. La sua crescita professionale non è stato immediata e ha sempre dovuto confrontarsi con modelli maschili, ma non si è mai adeguata.

Una donna afferma: “non dovrebbe mai trasformarsi in “uoma”. Molte donne sono costrette a dover scegliere tra famiglia e carriera, ma oggi, proprio grazie alla tecnologia questa costrizione non ha più ragione di esistere. Essere mamma per Roberta quindi non ha rappresentato un limite o un ostacolo per la sua carriera. 

“Spesso – racconta nell'intervista – lavoro da casa e purtroppo ancora oggi in molti pensano che stai lavorando solo se ti vedono seduto a una scrivania. Non è così: in mobilità posso leggere e scrivere mail, fare telefonate, partecipare a una riunione. E questo non è il futuro, possiamo già fare tutto in mobilità”.

Perché per le donne è più difficile restare nel mondo del lavoro.

Ci sono i sensi di colpa nei confronti dei figli e i pregiudizi di molti colleghi; a volte anche delle colleghe.

Roberta vuole dimostrare che è possibile conciliare la famiglia con il lavoro… 

Roberta spera che il suo esempio possa essere di stimolo per molte donne che pensano di non avere le capacità o l’opportunità di lavorare ed essere mamme allo stesso tempo.