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Olona: “La giustificata ira popolare”

Dopo gli ultimi episodi di inquinamento, un gruppo di cittadini si è riunito nel comitato "Il nostro fiume"... Il 19 maggio sopralluogo della Regione 

L'immagine in copertina è stata ripresa dal nostro archivio

Dopo gli ultimi episodi di inquinamento dell'Olona, un gruppo di cittadini riuniti nel comitato "Il nostro fiume" esprime la propria ira per «il gravissimo inquinamento che nei giorni scorsi si è manifestato in forma acuta nell’Olona» che «ha determinato a Legnano una reazione collettiva imprevedibile». 

«Negli ultimi giorni di aprile – si legge nel comunicato stampa –  l’Olona oltre ad assumere un colore scuro è stata ricoperta di schiuma ed ha emanato olezzi fastidiosi. Questo inquinamento, immediatamente percepibile con la vista e con l’olfatto, ha riportato indietro nel tempo i Legnanesi che stavano apprezzando il fiume come un bene comune, da ammirare, da fotografare e da frequentare passeggiando sulle sue rive».

Da qui la reazione dei cittadini che «non è stata più improntata alla rassegnazione, ma allo sdegno ed all’ira».

«Un segnale  palese di questo nuovo atteggiamento – spiega il comitato – è stato fornito dall’adesione di 530 cittadini al gruppo di Facebook  “Amici dell’Olona, il nostro fiume”, in sole 48 ore dalla sua apertura. L’apporto  dei cittadini a questo gruppo non è consistito solamente nella manifestazione di disgusto, a volte molto emotivo, ma anche nell’evidenziazione di come il fiume può essere bello, piacevole e vitale. Sono state pubblicate insieme alle fotografie della schiuma galleggiante su un liquido nero, anche le immagini dell’airone, degli scorci suggestivi e dei pesci che hanno ripopolato l’Olona. Particolarmente suggestivo e commovente è stato il video meraviglioso della posa delle uova dei pesci in un’acqua limpida nei pressi di un ponte sull’Olona».

«La responsabilità dell’inquinamento dell’Olona – prosegue il comitato – anche di quello grave ma meno percettibile, ricade principalmente sugli Amministratori Pubblici, che conoscono benissimo nomi e cognomi ed indirizzi degli inquinatori, che hanno rilasciato pareri favorevoli agli scarichi nocivi, che hanno firmato autorizzazioni in deroga e che gestiscono i depuratori, dai quali deriva la gran parte della compromissione del fiume. Infatti ricevono volutamente e per ragioni di bilancio scarichi talmente inquinati da non essere in grado di depurarli, con la conseguenza che vengono riversati nel fiume. La salvezza dell’Olona è quindi essenzialmente una questione di volontà politica. Se chi governa non si renderà conto della intollerabilità dell’inquinamento del fiume e sottovaluterà la volontà popolare, si troverà a sopportarne inevitabilmente le conseguenze».

«Anche i Comuni che possiamo considerare vittime dell’inquinamento – conclude il Comitato – come quelli a valle di Castellanza, dovranno adeguarsi  e saranno tenuti ad intervenire non con semplici lamentele, ma con azioni positive, forti e costanti. Possono per esempio monitorare quotidianamente l’Olona nel loro territorio, possono denunciare tutte le compromissioni del fiume, le omissioni e le connivenze delle altre pubbliche amministrazioni e possono impegnarsi per esigere ed ottenere che si ponga termine a questi abusi. I cittadini sapranno giudicare».

Leggi anche: Schiuma nell'Olona: esposto di Legambiente in Procura

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Maggio 2016
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