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Legnano Chapter: I favolosi anni ‘60

La Liguria, ecco la meta che chiude la stagione estiva dei Grand prix 2015...

Dagli amici del Legnano Chapter riceviamo e con piacere pubblichiamo la loro ultima avventura sulle Harley Davidsn


Si dice che i giovani siano i “bastoni della vecchiaia”, ma nel Legnano Chapter, si sa, i vecchi non hanno bisogno di nessuno, sono spavaldi e sono in grado di guidare una Harley Davidson, così come i nostri neo sessantenni Alberto, Danilo e Claudio sono stati in grado di guidarci su strade tanto belle quanto difficoltose, attraverso paesaggi mozzafiato ma al tempo stesso semplici. 

Partendo dalla concessionaria, una parte di noi sabato e la restante parte domenica, attraversiamo tre regioni passando dalla Lombardia al Piemonte fino ad arrivare in Liguria. Questo è il percorso dell’ultimo Gran prix del Legnano Chapter, il run che chiude la stagione estiva dei Grand prix 2015. 
Al nostro fianco durante la giornata di sabato c’è Maurizio, harleysta come noi nonché nostra guida e cuoco del ristorante dell’albergo in cui ci aspettano cena e ristoro. Prima di andare a riposare però, un biker deve guidare, guidare e guidare, e infatti Maurizio e i nostri “vecchietti” ci portano lungo strade sinuose che si snodano all’interno della natura sul confine tra Piemonte e Liguria. La prima sosta è in un piccolo agriturismo su una collina, dove diversi tipi di formaggio pronti per essere gustati ci riempiono la pancia e dove il paesaggio ci riempie gli occhi mostrandoci un delizioso scenario immerso nel verde. Giriamo le moto e torniamo sulla nostra strada, ora possiamo guidare ancora un po’ e poi andare a cena, con un menù ricco di sapori e una piccola e interessante dimostrazione su come si degustano i vini. 

Il mattino dopo, dopo aver salutato Maurizio, ci rechiamo a incontrare i nostri fratelli appena arrivati, e una volta tutti insieme partiamo, e nonostante il sole che picchia questo raduno di Harley sembra un temporale, una grande tempesta con i motori che rombano come tuoni e le moto che corrono veloci come saette, veloci, ma sempre prudenti perché la strada è come la vita e bisogna saper rimanere in equilibrio per non cadere. 
Pranziamo in un ristorante in mezzo al bosco, dove alcune bizzarre vicende si svolgono durante il pasto, finalmente il gruppo dei disturbatori si fa sentire! Dopo mangiato si torna in sella e si guida, si guida in mezzo ai boschi, e poi si guida in alto quasi vicino al cielo, e se guardi giù puoi vedere il mare, poi di nuovo il bosco e poi di nuovo il mare. E il mare ogni volta che lo vedi è come la prima, sempre. Un po’ come quando sei in moto, è sempre la prima volta, ogni cosa ti stupisce, ogni cosa ti rapisce. 
Proprio come hanno fatto questi tre biker, ci hanno rapito e ci hanno stupito, travolgendoci in questo run in cui abbiamo capito che essere vecchi non è una questione di età! 

Cecilia Diotallevi

 

Redazione
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Pubblicato il 09 Ottobre 2015
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