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Giorno della Memoria: “Un appello alla pace”

Mabi Capocasa presidente della Casa del Volontariato interviene nel dibattito sul ricordo delle stragi nel mondo...

Mabi Capocasa, a destra insieme a Rosa Romano


Prosegue il dibattito sulla giornata dell Memoria aperto dai racconti di Giancarlo Restelli e Renata Pasquetto e proseguito con alcune riflessioni di Rosa Romano, figura di primo piano del volontariato legnanese. Oggi proponiamo il pensiero di Mabi Capocasa presidente della Casa del Volontariato.


Mi unisco idealmente alla riflessione di Rosa Romano, con la quale ho condiviso con piacere alcuni anni di impegno comune nel volontariato, che ci hanno anche regalato una bella e sincera amicizia.

E’ vero: la “Memoria” deve guidarci nel nostro pensare e agire quotidiano, deve costruire protezioni a difesa dei diritti di ogni essere umano, deve ricacciare quell’odio insano, malvagio e folle, che ancora riesce a soggiogare molti. Ancora: si, ancora e in più parti del mondo e proprio perché quelle stragi sciagurate non ci sono così vicine (ma ne siamo proprio convinti?) in qualche modo, forse, cerchiamo di rimuoverle.

Mi onoro di avere una giovane amica di 92 anni, che ha vissuto ancora bambina, insieme ai genitori e al fratello, l’onta delle leggi razziali, essendo la famiglia materna di origini ebree. Mi reco periodicamente a trovarla a Milano per il piacere di ascoltare la sua saggezza, che traspare da ogni parola, da ogni suo racconto, privo di odio e ricco di ricordi. Donna colta, instancabile lettrice con una perfetta conoscenza della lingua francese, che può alternare con disinvoltura a quella italiana, osserva gli eventi odierni con quella sofferta attenzione di chi ha conosciuto quel passato, che si declina nella “Memoria”, di cui tutti parliamo.

“Non può ripetersi, non deve accadere né qui né altrove nel mondo; non si possono e non si devono toccare i bambini, non devono essere privati dei loro sogni”: queste le parole ripetute spesso e con forza dalla mia giovane amica, che due anni fa (90 anni!) ha pubblicato un libro di racconti per bambini, il suo primo libro. E’ un messaggio di speranza, un invito alla difesa dell’innocenza, un appello alla pace, che gli uomini giusti debbono accudire, nonostante tutto quello che è accaduto e accade ancora.

Ricordate il commovente film di Benigni “La vita è bella?” andiamo tutti a rivederlo e riflettiamo come singoli individui e come comunità.

Mabi Capocasa

Redazione
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Pubblicato il 29 Gennaio 2015
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