Ieri, venerdì 18, ha fatto ritorno da Roma il pulmino bianco del Centro Multiservizi di Legnano (Rsa "La Sequoia") della Fondazione Don Gnocchi, con a bordo i 4 ospiti dell'istituto, Walter, Davide, Carmela e Gianfranco. Questi, giovedì 17 aprile hanno partecipato alla messa “in Coena Domini”, presieduta da Papa Francesco, al Centro “S. Maria alla Provvidenza” di Roma. Insieme a loro la responsabile Flavia Cucchetti e le educatrici Sonia, Laura e Raffaella.

«L'invito a partecipare alla messa del Giovedì Santo – ha spiegato Flavia – è arrivata la settimana scorsa dalla Fondazione Don Gnocchi di Roma. Io ero un po' titubante, ma le educatrici, felici della proposta, mi hanno convinto a partecipare. Di fronte a tanto entusiasmo e soprattutto a tanta dedizione nei confronti dei nostri disabili, non ho potuto dire di no. E così siamo partiti».

Tanta l'emozione nei loro occhi. Ci hanno mostrato, a parole e con i gesti, quanto li ha colpiti la tenerezza del Papa. Il Pontefice ha infatti voluto "accarezzare" da vicino i sofferenti. E lo ha fatto con semplicità: ha dedicato il gesto della lavanda dei piedi, in occasione della messa del Giovedì Santo, a dodici assistiti della Fondazione Don Gnocchi. I malati davanti a cui il Papa si è inginocchiato sono il simbolo –  ciascuno nel proprio calvario di dolore – delle vecchie e nuove forme di fragilità nelle quali la comunità cristiana è chiamata a riconoscere Cristo sofferente dedicando attenzione, solidarietà e carità a chi ne ha bisogno. "I dodici", di età compresa tra i 16 e gli 86 anni, hanno ognuno una disabilità, per alcuni temporanea, per altri cronica, con la quale fanno i conti dalla nascita o dalla giovanissima età.

Tra di loro un legnanese: Walter, 59 anni, con la sindrome di down. Appassionato di musica e di teatro, dopo la morte dei genitori è rimasto solo con il fratello. Ora la sua casa è il Centro Multiservizi di Legnano della Fondazione Don Gnocchi. «Abbiamo saputo al momento – ha sottolineato Flavia – che uno dei nostri era stato scelto per il gesto della lavanda dei piedi e abbiamo deciso che sarebbe stato Walter a vivere quel momento di persona perché è un uomo che vive di "pane, amore, fantasia, musica.. e fede"». A Walter ieri brillavano ancora gli occhi quando è arrivato a Legnano e, portandosi una mano sul cuore, ci ha raccontato, con poche e semplici parole, il momento vissuto accanto al Pontefice. Ci ha mostrato con fierezza, inoltre, la collana del rosario che gli è stata regalata.

«E' stata un'esperienza indimenticabile in un'atmosfera unica – hanno riferito le educatrici del Centro –, i nostri ragazzi sono stati bravissimi, per due ore si sono dimenticati di tutto e hanno ascoltato con attenzione la messa. Abbiamo potuto vedere da vicino il Papa in tutto il suo essere uomo tra gli uomini. Anche le sue guardie del corpo si sono dimostrate disponibili: ci hanno aiutato infatti a consegnare a Papa Francesco un lavoro fatto di legno e sassi che i nostri disabili hanno creato per lui».

Manuela Zoni