Riceviamo e pubblichiamo:

‘A chi vuole atteggiarsi come il salvatore della città, ricordo che l’unica persona che si è assunta con coraggio delle responsabilità durante l’ultimo consiglio comunale è la capogruppo del PD Rosaria Rotondi. Il suo voto favorevole dichiaratamente “tecnico”, cioè un voto che non esprime il proprio pensiero politico ma si concede solo per il minimo indispensabile a evitare guai ai cittadini, permetteva di raggiungere 16 “sì” all’immediata eseguibilità sulle cartolarizzazioni. Purtroppo, subito dopo, Insieme per Legnano e Italia dei Valori, che forse si stavano preoccupando per non essersi prontamente mostrate benevole nei confronti del sindaco, si sono precipitate a votare anch’esse a favore raggiungendo ben 23 “sì”, quando non ce ne sarebbe stato assolutamente bisogno, mentre gli altri 4 consiglieri del PD hanno mantenuto il loro voto contrario.Molti legnanesi hanno ormai capito che i grandi progetti per la città di quella che era nata come una lista civica che voleva rivoluzionare Legnano, poi si sono rivelati fiumi di parole che portano acqua al mulino del sindaco.Molto singolare, nell’ultimo consiglio comunale, è stato anche il tentativo di “Insieme per Legnano” di sviare in tutti i modi il dibattito sulle cartolarizzazioni andando ad accusare i Governi, tanto di centrosinistra quanto di centrodestra. Il problema in discussione in quel contesto era ben altro, cioè il depauperamento del patrimonio della città, ma per non infastidire il sindaco la lista civica “trasversale” ha preferito parlare dei massimi sistemi.
Insieme per Legnano, che si dichiara fino alla noia “trasversale”, curiosamente tace quando dai banchi della maggioranza arrivano complimenti nei suoi confronti, mentre alza gli scudi della trasversalità quando dal PD si propone di fare opposizione costruttiva.Nessuno poi vuole rispondere a una domanda che ho già posto: vogliamo sederci a un tavolo e costruire un progetto per la città da qui al 2012, quando ci saranno le prossime elezioni amministrative? Dalle altre forze di minoranza tutto tace, forse è più comodo per qualcuno fare proclami dalla parte dei cittadini e poi appiattirsi sulle posizioni del sindaco e della maggioranza. Dobbiamo iniziare a cogliere i bisogni dei legnanesi per trasformarli in progetti, e il PD lo sta già facendo iniziando dall’urbanistica.E’ davvero singolare la situazione politica a Legnano, dove il lavoro di controllo che dovrebbe esercitare chi sta in minoranza è reso ancor più difficile dalle imboscate tese da chi dovrebbe unirsi nel fare opposizione. Abbiamo bisogno di politici impegnati per il futuro di Legnano, non di inconcludenti per Legnano’.  

Stefano Quaglia –                                                                                       Consigliere comunale gruppo PD – Ulivo