IL GS OLMINA PEDALA PER TUTTA LA SICILIA
Ben 25 “pedalatori” del Gs Olmina di Legnano hanno preso parte al Raid Sicilia 2012, otto tappe per oltre 1000 km e 9.000 metri di dislivello...
Ben 25 “pedalatori” del Gs Olmina di Legnano hanno preso parte al Raid Sicilia 2012, otto tappe per oltre 1000 km e 9.000 metri di dislivello. I protagonisti: Claudio Garbi, Egidio Venegoni, Attilio Delpozzo, Angelo Volpi, Leonardo Seminara, Roberto Pastori, Daniele Zamberlan, Vladimiro Sozzi, Franco Pisoni, Sergio Corazzari, Dario Bai, Toni Marcella, Pietro Repossini, Paolo Chiari, Enrico Odoni, Arturo Volpe, Domenico Mazzitti, Massimo Meraviglia, Roberto Franchi, Francesco Forte, Alberto Casnaghi, Natale Casali, Natalino Ferrarese e Lucia Bianchi, nella foto qui accanto, unica presenza femminile.
Di seguito la cronaca, tappa per tappa, del tour che scrive una pagina imoportante nelal storia della gloriosa società ciclistica legnanese.
Prima tappa: Palermo – Erice: 97 Km con 1400 mt di dislivello con ascesa finale a Erice, splendido borgo medioevale. Si verifica la prima caduta di Daniele che scivola all'inizio della discesa da Erice.
Seconda tappa: Erice – Sciacca: 106 km e 600 mt di dislivello con temperature proibitive con punte sino a 40 gradi……tappa di ambientamento al clima e alle strade dell'isola !!!. Visita alle saline di Trapani e sosta con Anguria (2 da 20 kg): durante il percorso si perdono 3 “pedalatori”: Cavallo pazzo Alberto, Lupo solitario Dario e il Navigatore Natale (recuperati successivamente in Hotel).
Terza tappa: Sciacca – Licata: da programma dovevano essere 117 km, alla fine ne abbiamo asfaltati 156 km con 1200 mt di dislivello. Non brillano le capacità di orientamento e conoscenza delle mappe da parte dei "pedalatori" e i 2 Garmin 800 a disposizione aiutano a creare la confusione (per la manifesta incapacità di utilizzo da parte dei proprietari). Durante la tappa abbiamo visitato la meravigliosa valle dei Templi di Agrigento, in pieno stile Olmina…. (disordinati, rumorosi e distratti).
Quarta tappa: Sciacca – Noto: 175 km 1300 mt di dislivello con la bolla Africana che scioglie l'asfalto dell'isola e le forze residue dei poveri "pedalatori', ed è proprio il caldo a giocare un brutto scherzo a Sergio che scivola rovinosamente sull’asfalto arroventato. Sergio, da vero professionista, si rialza e inforca la sua specialissima e riprende a pedalare, imprecando solo per avere rovinato i pantaloncini nuovi. Dopo aver percorso 100 km si opta per una sosta nelle prossimità di Pozzallo per un frugale spuntino: 17 birre 3 Coca Cola da 1,5 lt. 30 panini.
Lo spuntino resta indigesto al "Capitano" che deve fare ricorso ad una sosta per cercare di sbloccare la digestione con un limone. Una volta recuperato il Capitano, il gruppo riprende alla volta di Noto trainato dal "Freccia Rossa" Sergio. Sull'ultima rampa, le prime vittime, si staccano alcuni pedalatori tra cui Natalino, che al termine della salita si deve bloccare per crampi e subire l'onta della salita sul furgone scopa. Visita alla splendida Noto e rientro in Hotel con bagno in mare.
Quinta tappa: Noto – Giardini Naxos: non facciamo in tempo a partire che dopo 20 km Daniele, impegnato al telefono, non vede un cratere sulla strada e finisce rovinosamente a terra… attimi di panico ma il nostro Spartacus si rialza e non curante delle ferite e delle sofferenze, cerca di risalire in bici, ma un consulto dei "saggi" decide di farlo salire senza onta sul furgone scopa. La tappa è nervosa, la stanchezza inizia a farsi sentire, si sbaglia più volte strada, la nostra splendida Miss (unica presenza femminile) è sofferente per un dolore al piede ma non molla, Vlady, il nostro web manager è in piena crisi di caldo e nella discesa verso Catania riesce a stabilire il record di velocità negativa (circa 25 Km/h).
Nei pressi di Catania facciamo una sosta spuntino (decisamente più frugale di quella del giorno precedente). Natalino, stoico gladiatore, deve arrendersi alla comparsa di crampi e chiede il supporto del furgone scopa (che nel frattempo si è perso !!!!) e di conseguenza il nostro Spartacus è costretto a cedere il suo posto sul comodo furgone per riprendere la bici e pedalare per gli ultimi 70 km. Arriviamo a Giardini Naxos verso le 17.30 stravolti dalla fatica e dal caldo, la facce dicono tutto anche perché il pensiero va subito alla tappa del giorno dopo. In nottata arrivano da Legnano i “Climbers” : Roberto, Arturo, Enrico, Franco.
Sesta frazione, la tappa regina del Raid, Naxos – Sant’agata di Militello: per 9 pedalatori la sfida è di quelle da togliere il sonno: 180 km e 3800 mt di dislivello con l’ obbiettivo di domare “a muntagna”, sua maestà l’Etna con arrivo al rifugio Sapienza a quota 1910 mt per poi scendere in picchiata nella valle dell'Etna e risalire a quota 1524 del passo “Portella della femmina morta” e ricongiungersi con gli altri pedalatori
Per loro la sfida è stata meno dura ma per questo non meno impegnativa: da Giardini Naxos a Sant’agata di Militello passando per Linguaglossa e Randazzo, Cesarò e risalita verso la Portella della femmina morta con 140 km e 2500 mt di dislivello.
Alla fine della giornata le facce dicono tutto, ma la sintesi migliore la lasciamo a una famosa frase di GP Ormezzano “il ciclismo è la fatica più sporca in faccia alla gente più pulita”.
Le ultime due tappe sono dei trasferimenti turistici, la prima nella splendida Cefalù e la seconda con arrivo a destinazione nella capitale del regno: Palermo.
L'ascesa finale a Monreale nasconde l'ultima insidia, il Capitano distratto rovina sull'asfalto e si guadagna anche lui, come i suoi compagni di stanza del team Liquisfalt, segni della sofferenza della caduta.
Nonostante le cadute, il caldo, le strade sbagliate, i km, le salite e le discese (solo per Vlady) questo Raid finisce bene: nella cena di gala, presso un noto ristorante si Sferracavallo, vengono premiati come di consuetudine i pedalatori che si sono distinti nel raid, la scelta è difficile, potevamo premiare Daniele per lo stoicismo nell'affrontare le ripartenze dopo le cadute, potevamo premiare l'enorme lavoro fatto da Sergio nel "trenare il gruppo" , potevamo premiare Vlady per il lavoro di comunicazione sul Web, potevamo premiare Angelo per la perfomance sull'Etna a dispetto delle sue 63 primavere, invece abbiamo deciso di premiare Lucy, unica donna in mezzo a 24 uomini.
Lucia ha retto alla grande, sempre presente in tutte le salite, nonostante un dolore lancinante al piede, ci ha fatto capire di che pasta sono fatte le donne! Un premio e una menzione speciale a Pietro Repossini che con il suo lavoro e la sua dedizione ha contribuito alla realizzazione di questo raid, oltre ovviamente ad aver pedalato con noi per tutto il raid.
Un ringraziamento al nostro autista Nando che ha fatto di tutto per raggiungerci quando eravamo dispersi e ci ha seguito km per km.
Il primo Raid Sicilia 2012 del gruppo Olmina finisce qui, la voglia di pedalare e conoscere nuovi luoghi NO… Arrivederci al prossimo raid!
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