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Riccardo Talarini e l’esordio nel Legnano calcio insieme a Gigi Riva: “Era il più giovane e il più bravo di tutti”

«Era il più giovane di tutti, 18enne, eppure giocava da calciatore già formato», il commento dell'ex terzino che vanta il maggior numero di presenze in maglia lilla

Il giorno e la storia - settembre

Riccardo Talarini (in una foto anni Settanta) conserva il primato di presenze in maglia lilla. Sono state 401, le prime due nella stagione 1962-63, la stessa dell’esordio di Gigi Riva. E’ l’ultimo dei compagni di squadra che hanno avuto la possibilità di condividere lo spogliatoio, anche se ricorda l’ex terzino: «Io ho giocato soltanto le ultime due partite di quella stagione in serie C, quando Gigi non era stato convocato, ormai per lui era stato già definito il passaggio al Cagliari. Ma con Gigi ho condiviso tutta la stagione al campo di via Lodi dove prima squadra e riserve si allenavano. Si vedeva che sarebbe diventato un campione».

«Era il più giovane di tutti, 18enne, eppure giocava da calciatore già formato – prosegue Talarini -. L’allenatore Lupi, un tecnico con lo stile da duro, non si faceva sorpendere da nessuno di noi, ma con Gigi capiva di avere in squadra un vero attaccante. Così dopo qualche giornata lo fece esordire. Io con un paio di anni in più ho giocato la prima gara in lilla soltanto alla penultima giornata».

«Gigi ala sinistra, io mediano destro – ancora il ricordo di “mister presenze lilla” – in allenamento ci scontravamo spesso. Lui rude, io non meno. Ma sempre corretti e amici fuori campo. Ancora adesso credo che quanto rimasto del “via Lodi” sia un monumento calcistico da dedicargli. Lì risuonano ancora certi suoi tiri. Quelli non finiti in porta, lasciavano segni indelebili sui muri delle case confinanti».

La conclusione è un amarcord fuori campo: «Quando Gigi veniva a Legnano, in rare occasioni, era sempre una festa. L’amicizia era rimasta intatta. I comuni ricordi, anche se limitati nel tempo, ci hanno tenuti vicini tutta una vita. Ricordi indelebili di una gioventù fatta di passione per il calcio, di valori umani che hanno fatto di Gigi non solo una grande calciatore, ma anche una brava persona».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Gennaio 2024
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