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Venegono – WIZ Legnano 63 – 77

WIZ Legnano ammazzagrandi? E' presto per dirlo, ma, dopo il successo di Marnate, la vittoria ottenuta dal team legnanese in trasferta contro Venegono, una delle due grandi, o presunte tali del ranking, consolida questo detto

wiz legnano

Venegono – WIZ Legnano 63 – 77 (40-46)
VENEGONO: Bellotti L. 12, Bellotti P. 2, Beretta 10, Bergamaschi 10, Besio, Bisognin 18, Caccianiga 2, Calcagni, Fiamberti 3, Rossi ne, Ranzenigo ne, Scaltritti 6. All.Tallone
WIZ: D’Ambrosio D., Radici 2, Portaluppi 7, Riboli 7, Pogliana 5, Gasoldi 4, D’Ambrosio M. 8, Nuclich 8, Hamadi 8, Ciapponi 3, Piantini 25. All. Ferrara

WIZ Legnano ammazzagrandi? E’ presto per dirlo, ma se è vero che due indizi fanno una prova, ecco che dopo il successo di Marnate, la vittoria ottenuta dal team legnanese in trasferta contro Venegono, una delle due grandi, o presunte tali del ranking, consolida questo detto. Una vittoria limpida, pulitissima, stavolta senza ricorrere ai supplementari, ma addirittura costruita largheggiando nel finale contro un team che, alla fine del match contro Legnano, esce ridimensionato nelle sue connotazioni tecniche e tattiche. Insomma, questa volta il diavolo (Venegono) è molto meno “brutto e cattivo” rispetto a quello descritto alla vigilia.

WIZ, dunque, mette nella bisaccia un altro scalpo pregiato e lo fa col piglio delle grandi: maramaldeggiando dopo un avvio soporoso. Venegono infatti nel primo quarto sembra un’iradiddio con Beretta, Bisognin e Bergamaschi che vedono il canestro grande il cielo e segnano ogni volta che alzano la mano, mentre Legnano si stira e sbadiglia. Però, quando dopo dieci minuti giocati difensivamente in pantofole – vedi il 28-19 per Venegono -, si sente il triplice tocco della bacchetta del direttore d’orchestra tutti i presenti nella palestra di Aldo Moro a Venegono capiscono che stanno per entrare in una dimensione cestistica diversa. Sul palchetto del direttore sale Simone Nuclich e la partita cambia improvvisamente la musica dimostrando una volta di più quanto è importante in un gioco come il basket avere una retroguardia che pensa.

Nuclich, attenzione, non fa il SuperMan in attacco, non ne ha nemmeno bisogno, fra l’altro. Gli basta, semplicemente, rimettere la sua squadra sulla pagina giusta dello spartito e ridare i giusti ritmi ai compagni sui due lati del campo. Come? Spirito ed esempio difensivo, passaggi “baciati” e circolazione di palla di alto livello in attacco. Nuclich, si sa, è un giocatore dicotomico: intenso e rognoso in difesa, amante di un basket cerebrale e geometrico in attacco e predilige una pallacanestro costruita sull’intelligenza del gioco, più che sulle individualità dei singoli. Di fatto, ne beneficiano tutti e nel giro di pochi minuti WIZ agguanta il pareggio (28-28 al 14) e mette di prepotenza la testa avanti: 38-46 al 19° alternando con sagacia soluzioni perimetrale e interne.

Dopo la pausa lunga coach Ciro Ferrara dà qualche minuto di riposo al suo play e la gara entra in stallo, per fortuna su entrambi i fronti perchè anche Venegono comincia ad avere la lingua felpata: 50-54 al 26°. I legnanesi girano comunque il terzo quarto in controllo (56-63) e quando trovano il quintetto “giusto” – Nuclich, Riboli, Pogliana, Piantini, Mike D’Ambrosio (molto bravo su Bisognin) -, strappano definitivamente: 56-66 al 34° In realtà mancherebbero ancora tanti minuti e, sempre in realtà, Venegono potrebbe rientrare. Già, potrebbe… Ma la pallacanestro proposta dai “wizers” fa fumare la testa agli avversari che, di fatto, gettano la spugna con largo anticipo. Così WIZ, serena e senza forzature, vola verso il traguardo con Piantini dominatore e quando guardi nel cestino della merenda del caraibico scopri solo pane, 25 punti, burro (11 rimbalzi) e marmellata: 6 falli subiti. Bene così: dopo un successo del genere, una merenda è più che perfetta.

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Pubblicato il 28 Marzo 2021
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