Riscoprirsi più forti di acciacchi, assenze e problemi. Scoprire, in un momento di difficoltà, che hai a disposizione risorse che, probabilmente, nemmeno immaginavi.

Il Basket GSO Cerro fa sua la vecchia regola “Less is more” e sbanca Rovello (71-72) al termine di una gara soffertissima, ma vinta grazie a lucidità, coraggio e tutta la voglia di 'sto mondo di non cedere all'infelicità. Così, pur privo di entrambi i playmaker – Cassano, che ha seri problemi muscolari si rivedrà alla piena efficienza nel 2017; Puglisi invece, n.e. A Rovello, dovrebbe tornare in campo nel week-end – Cerro si inventa nuovi assetti e guarda caso la coppia Antonini-Marranzano, prestata al ruolo sfodera una partita monstre (15+13), arma con puntualità la mano fatata di Beretta (26 alla fine) e torna a casa con due punti che valgono tantissimo per classifica, morale, convinzione e autostima. Cerro, per tornare al tema iniziale, trova nei vari “cassetti” di casa i codici d'accesso adeguati a superare i crescenti livelli di difficoltà proposti dal campionato. E, aspetto fondamentale, tutto ciò senza perdere contatto con l'alta classifica di un torneo dominato da Cantù (unica imbattuta, nove vittorie consecutive) e una graduatoria abbastanza spaccata in due come da previsioni stilate alla vigilia. Cerro, dunque, in un'atmosfera serena attende pazientemente il recupero di tutti i suoi effettivi e guarda con fiducia all'impegno di domenica pomeriggio (palestra di via Boccaccio, salto a due alle 18) contro Daverio, squadra varesina giovane, frizzante, capace di una pallacanestro aggressiva e soluzioni di talento affidate ad alcuni giocatori esperti come Busana, Remonti, Kapedani. Team, i Rams Daverio, da rispettare, ma ampiamente alla portata di Cerro.

Massimo Turconi