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Dalla Coppa Caduti Nervianesi alla 1001 Miglia, il grande ciclismo porta la firma di Nerviano

Nerviano si prepara a tenere a battesimo una doppietta di appuntamenti ormai entrati a far parte del panorama ciclistico internazionale

Dalla Coppa Caduti Nervianesi alla 1001 Miglia, il grande ciclismo porta la firma di Nerviano

Dalla Coppa Caduti Nervianesi alla 1001 Miglia, il ciclismo con la C maiuscola fa rima con Nerviano. Il comune del Legnanese si prepara infatti a tenere a battesimo una doppietta di appuntamenti ormai entrati a far parte del panorama ciclistico internazionale, che richiameranno in zona atleti da tutta Europa e anche da altri continenti grazie ad una macchina organizzativa tutta “made in Nerviano” che muove complessivamente centinaia di volontari.

La Coppa Caduti Nervianesi

Si parte giovedì 25 aprile con la 77° edizione della Coppa Caduti Nervianesi, gara che dal 1947 ricorda i caduti per la libertà nel giorno stesso delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione attraverso una gara ciclistica dilettantistica che è ormai diventata una “classica” tra le competizioni della FCI.

«La Coppa Caduti Nervianesi – sottolinea il presidente dell’U.S. Nervianese 1919 Enrico Fontana -, unica manifestazione in Italia a ricordare la Liberazione nel giorno dell’anniversario insieme al Gran Premio Liberazione a Roma, è una gara inserita nel calendario nazionale e internazionale, ha un livello di partecipazione che racchiude le migliori squadre, tra qui quest’anno anche 4 squadre estere provenienti da Spagna, Olanda e Svizzera. Da qualche anno il percorso coniuga l’aspetto sportivo con l’immagine del territorio nervianese, andando a toccare tutti i punti e i monumenti che caratterizzano Nerviano e tutte le frazioni, fino all’arrivo al centro sportivo Re Cecconi che ricorda un personaggio simbolo del paese».

«Organizzare un evento di questa portata non è cosa semplice – aggiunge Fontana -. Ci saranno anche una serie di eventi collaterali per dare voce alle potenzialità del ciclismo e ai valori che può rappresentare: coinvolgeremo i bambini delle scuole che apriranno il corteo degli atleti al monumento, porteremo avanti un ragionamento sulla cardioprotezione e quindi sulla salute pubblica e ci faremo promotori un sostegno ambientale non solo di facciata. La U.S. Nervianese, al pari di organizzazione di livello, è stata infatti tra le prime a firmare il manifesto pro ambiente dell’Unione Ciclistica Internazionale e durante la giornata regaleremo borracce al pubblico presente per ricordare l’importanza di riutilizzare ciò che è costruito in plastica e, tempo permettendo, installeremo al centro sportivo Re Cecconi una fontanella di acqua proprio per ricordare l’importanza dell’acqua come strumento di utilità pubblica».

Dalla Coppa Caduti Nervianesi alla 1001 Miglia, il grande ciclismo porta la firma di Nerviano

La 1001 Miglia

Si farà invece attendere un po’ più a lungo la 1001 Miglia, la più lunga ed estrema randonée ciclistica del vecchio continente che giunge quest’anno alla sua sesta edizione e dal 16 al 22 agosto porterà gli oltre 450 iscritti in giro per il Paese fino al lago di Bolsena e ritorno.

Nata da un’idea di Fermo Rigamonti, la 1001 Miglia ha “debuttato” nel 2006 con l’obiettivo di creare una manifestazione ciclistica che attraversi il Bel Paese, impegnando i ciclisti in un grande sforzo fisico, ma ripagandoli con la scoperta di bellezze e peculiarità naturali e architettoniche uniche al mondo. Obiettivo che tuttora porta avanti, tanto da richiamare quest’anno partecipanti da ben 47 diverse Nazioni, con un’affluenza importante dal Sud Est Asiatico

«In questi anni siamo cresciuti anno per anno in modo importante, fino ad essere la terza manifestazione a livello mondiale dopo la Parigi-Brest-Parigi, che ha superato i 5mila iscritti ed è l’Olimpiade del cicloturismo, e la Londra-Edimburgo-Londra, arrivata a 1.200 partenti – ha spiegato Fermo Rigamonti, ideatore storico della manifestazione -. Lungo il nostro percorso coinvolgeremo 450 persone: abbiamo 17 comitati di tappa, ognuno dei quali dovrà presidiare la manifestazione per 24/48 ore perché i ciclisti possono passare in qualsiasi orario. Mi auguro che in futuro la 1001 Miglia si espanda ancora di più: al momento abbiamo 460 iscritti e abbiamo ricevuto interesse da parte di 860 ciclisti, quindi c’è ancora un margine abbastanza ampio».

La speranza, per una manifestazione che toccherà anche 15 borghi inseriti tra i più belli d’Italia compreso il numero uno in classifica Peccioli, è quella di tornare un giorno a prendere il via da Nerviano. Fino ad allora, però, si parte da Parabiago, «dove esiste una logistica – come ha sottolineato Rigamonti – che oggi ci permette di essere un fiore all’occhiello».

Dalla Coppa Caduti Nervianesi alla 1001 Miglia, il grande ciclismo porta la firma di Nerviano

Il sindaco: “Due eccellenze nervianesi”

Le due gara sono peraltro due tasselli che si inseriscono in un percorso sulla mobilità sostenibile cui sta lavorando da tempo l’amministrazione comunale. «Queste due manifestazioni rappresentano un orgoglio per Nerviano – è infatti il pensiero del sindaco Daniela Colombo -: sono due eccellenze riconosciute da parte dell’amministrazione comunale. Gare ciclistiche e mobilità sostenibile si pongono in continuità con gli obiettivi dell’ente, tanto che il 14 giugno ci sarà un evento nel solco di queste manifestazioni sportive tutto dedicato alla mobilità sostenibile dove si parlerà anche del biciplan “Cambio” e del progetto tutto nervianese di collegamento dei tronconi di ciclabili già realizzati che necessitano di ulteriore connessione. Sarà la quadratura di un cerchio, che in qualche modo sancisce una continuità di obiettivi tra l’amministrazione comunale e le eccellenze del territorio che possiamo tutti toccare con mano».

Parole, quelle della prima cittadina, che hanno trovato eco anche in Giantantonio Crisafulli, consigliere federale della Federazione Ciclistica Italiana, che ha sottolineato la modernità di «ricordare eventi tragici come la guerra con lo sport, da sempre segno di amicizia e di unione tra i popoli», ma anche l’importanza di «educare le nuove leve dei giovani all’uso della bicicletta» e di fare delle due ruote «un motore importante anche per l’economia».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Aprile 2024
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