Sull’Isola di Man – il territorio che si trova nel tratto di mare che separa la Gran Bretagna dall’Irlanda – questi sono i giorni del Tourist Trophy, la più celebre tra le gare motociclistche che si disputano su strada. Un appuntamento che un tempo era addirittura parte del Motomondiale e che ha mantenuto intatto il suo fascino anche nei tempi moderni nonostante la pericolosità e le tragedie (l’ultima in questa edizione, vittima lo spagnolo Raul Torras).

Da qualche anno, la gara anglosassone è divenuta un appuntamento chiave per la “nostra” Paton, la piccola casa motociclistica altomilanese fondata da Giuseppe Pattoni e Lino Tonti, che proprio grazie al Tourist Trophy sta vivendo una nuova era a livello agonistico. La moto costruita a Cassinetta di Lugagnano fa capo dal 2016 a una nota azienda del settore, la SC Project (specializzata negli impianti di scarico per motociclette) e dall’anno successivo ha iniziato a mietere successi sull’Isola di Man.

Una serie di vittorie che è proseguita anche quest’anno grazie al leggendario pilota Michael Dunlop, capace di vincere martedì 6 giugno nella categoria SuperTwin (Gara1) a bordo di una S1-R di casa Paton, che ha addirittura festeggiato una doppietta grazie al secondo posto centrato da Mike Browne davanti alle varie Yamaha, Kawasaki e Aprilia schierate nella stessa classe. Dunlop ha così ottenuto la 24a vittoria al TT (ogni anno si disputano gare di diverse categorie) e ora può davvero raggiungere e superare i 26 successi di suo zio, Joey Dunlop, scomparso nel 2000 per un incidente di gara in Estonia.

Ora il box Paton, di cui parte fondamentale è il carnaghese Andrea Realini, è concentrato sulla Gara2 sempre di categoria SuperTwin che è in programma venerdì 9 giugno a partire dalle ore 14. La Casa altomilanese sarà schierata con cinque diverse moto: oltre a Micheal Dunlop (MD Racing) e Mike Browne (Burrows Engeneering) ci saranno Pierre Yves Bian (VAS Engine) e due piloti italiani, Stefano Bonetti e Francesco Curinga, con i colori del Team ILR.