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Outdoorformo, la UISP in montagna: “La priorità? Ripartire in sicurezza”

La Struttura di attività varesina ha molti progetti in cantiere, anche con altri comitati, con la volontà di vivere la montagna a 360°. "Ma anche noi speriamo nella campagna vaccinale"

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La lunga pausa forzata per la pandemia non è mai stata totale per Outdoorformo, asd Uisp che è diventata il punto di riferimento per la Struttura di Attività varesina legata agli sport da montagna. Camminate in grandi compagnie non sono più state possibili, ma le attività sono proseguite comunque, con corsi on line «diventati più delle chiacchierate tra appassionati, per scambiarsi i “trucchi del perfetto montanaro” su cosa mettere nello zaino o sul migliore abbigliamento tecnico» racconta Roberto Pezzin, anima dell’asd.

Un filo rosso che ha permesso ad Outdoorformo di non perdere iscritti, e di portare avanti nuovi progetti come l’apertura di un informale coworking nella sede di montagna dell’associazione, a casa Walser, a Villa Inferiore, una frazione di Rimella in Valsesia, in provincia di Vercelli.

«Nonostante tutte le limitazioni agli spostamenti l’idea di lavorare in una struttura abbastanza isolata e immersa nella bellezza della montagna è stata vincente – racconta Pezzin – abbiamo avuto una buona risposta. Ma ora, con la zona gialla diffusa e la campagna vaccinale che avanza, stiamo scalpitando per tornare alle nostre attività originali».

Outdorformo è asd Uisp da tre anni, sta portando avanti attività di formazione per avere istruttori di alpinismo con tanto di brevetto. Un’opportunità garantita da Uisp, che ha fatto fare un salto di qualità all’asd: «Vogliamo accompagnare le persone in montagna, ma attraverso la filosofia che contraddistingue i veri alpinisti, con il rispetto per se stessi e il mondo intorno, che poi diventa inevitabilmente bussola anche nella vita quotidiana – racconta ancora Pezzin – ma non vogliamo fermarci all’escursionismo, ed è per questo che siamo diventati Struttura di Attività, un livello superiore alla semplice associazione sportiva dilettantistica. Vogliamo prendere contatti con tutti, dallo sci all’arrampicata, per vivere la montagna ogni giorno e in ogni aspetto».

Con la riapertura di fine aprile, poi, sono ricominciati i corsi in presenza: pur con tutte le limitazioni del caso, l’idea è quella di ricominciare a vedersi “faccia a faccia” per preparare percorsi e gite. «Per ora ci stiamo limitando molto con il numero dei partecipanti – dice Pezzin – come è giusto che sia. Cerchiamo di tenere la mascherina anche quando diventa difficile, di areare più del solito i locali che usiamo, e per le uscite vere e proprie faremo turni di pochi partecipanti alla volta». Dei “flash propedeutici” come li definisce Pezzin, per tornare a camminare in montagna in sicurezza.

Casa Walser, nel frattempo, è aperta, anche per i corsi: «Con 500 metri quadri e tutte le attrezzature per la sanificazione pronte e funzionanti, siamo aperti all’accoglienza di tutti gli amanti della montagna. Soprattutto quelli che hanno lo spirito Uisp».

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Pubblicato il 05 Maggio 2021
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