Quantcast

Scarpette rosse e riflessioni contro la violenza sulle donne all’Istituto Bonvesin de la Riva di Legnano

Il lavoro è collocato all’ingresso della scuola, gli alunni, guidati dagli insegnanti di Arte e Tecnologia, ed è denominato “Passi sospesi, voci presenti”. Ecco le iniziative per il 25 novembre organizzate dall'Istituto Bonvesin

Generico 17 Nov 2025

Un cuore composto da tante scarpette rosse di carta per riflettere sul fenomeno della violenza sulle donne. Una installazione realizzata dai giovanissimi studenti dell’Istituto Bonvesin de la Riva di Legnano in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il lavoro è collocato all’ingresso della scuola, gli alunni, guidati dagli insegnanti di Arte e Tecnologia, ed è denominato “Passi sospesi, voci presenti”.  «Un progetto che rientra in un articolato percorso di sensibilizzazione fatto di gesti simbolici, riflessioni condivise e attività creative – ricorda la dirigente scolastica Osnaghi -. Un lavoro che ha coinvolto tutta la comunità scolastica nelle ultime settimane, guidato dai docenti attraverso progetti educativi mirati a promuovere consapevolezza, rispetto e responsabilità».

Un segno rosso per il 25 novembre

Per rendere visibile e condiviso l’impegno dell’intera comunità scolastica, nella giornata di lunedì 25 novembre tutti gli alunni e il personale dovranno indossare un capo rosso, segno semplice ma potente di solidarietà e vicinanza alle vittime di violenza. Un gesto collettivo che contribuisce a costruire consapevolezza e a rafforzare il senso di appartenenza. In generale la giornata sarà scandita da momenti di riflessione in classe, durante i quali i docenti guideranno confronti e attività su temi fondamentali: dalla prevenzione della violenza e delle discriminazioni al rispetto delle differenze, passando per l’educazione all’affettività e alle relazioni positive, fino al riconoscimento e al superamento di stereotipi e linguaggi ostili. Spazi pensati per favorire un dialogo aperto e autentico, aiutando gli studenti a comprendere meglio le dinamiche della violenza e a sviluppare strumenti di responsabilità e partecipazione attiva.

La mostra “Com’eri vestita?” nelle aule

La giornata del 25 novembre è stata preceduta da un percorso ricco di attività che ha coinvolto gli studenti su più livelli, unendo creatività, riflessione e partecipazione collettiva. Le classi terze hanno approfondito il tema partecipando alla mostra “Com’eri vestita?”, promossa dal Comune di Legnano e ispirata al progetto internazionale What Were You Wearing?. Nato da un’idea di Jen Brockman dell’Università del Kansas, questo percorso intende smontare uno dei pregiudizi più radicati: l’idea che l’abbigliamento possa avere un ruolo nella violenza subita. Il messaggio che ne emerge con forza è chiaro: “Non è l’abito che provoca una violenza sessuale, ma è una persona a causare il danno.” A partire dall’analisi di nove testimonianze presentate nella mostra, gli studenti hanno lavorato su brevi monologhi che verranno portati in scena alla Galleria Cantoni, in collaborazione con il Comune di Legnano, l’Ufficio Pari Opportunità, il Centro Antiviolenza e Amnesty International.

di
Pubblicato il 21 Novembre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore