In Lombardia oltre 11mila posti nelle scuole, Flcgil Legnano: “La scuola non è più prioritaria nell’agenda del Paese”
Il sindacalista torna a parlare del problema nelle scuole: "Forse chi governa sta puntando più sul calo demografico invece di ridurre le classi pollaio con oltre 27-30 alunni per classe, come ancora adesso prevedono gli ordinamenti"

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha firmato il 14 luglio il decreto che stabilisce il contingente di assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/26. In totale si tratta di 48.504 cattedre, di cui 13.860 sul sostegno. La Lombardia si conferma la regione con più posti disponibili, pari a 11.764, cioè il 24,2% del totale nazionale. Seguono il Veneto con 6.023 posti e il Piemonte con 5.126. Queste tre regioni del nord da sole concentrano quasi la metà delle assunzioni previste. Nel frattempo in Lombardia sono già iniziate le operazioni propedeutiche alle nuove assunzioni. La prima fase assegnerà metà dei posti alle Graduatorie a esaurimento, dove ancora presenti, e l’altra metà alle diverse procedure concorsuali. A Milano, per il mese di luglio, il primo turno della fase 1 prevede l’assegnazione in ruolo di 342 posti nella scuola secondaria su 27 classi di concorso.
Il sindacalista Pippo Frisone della Flcgil Legnano spiega: «A Milano siamo già nella fase 1 turno 2, iniziata il 14 luglio con la scelta delle province, che si concluderà il 17 luglio. Seguiranno gli idonei dei precedenti concorsi, recuperati in misura del 30%, sempre entro luglio». Frisone sottolinea anche le modalità di gestione completamente telematica delle procedure: «Tutte le operazioni, sia per le assunzioni a tempo indeterminato che determinato, anche quest’anno si svolgono esclusivamente online. È una semplificazione che abbatte i tempi e facilita il lavoro, ma resta l’incognita dell’algoritmo. Ci auguriamo che funzioni al meglio, senza blocchi né errori, ma bisogna mettere in conto qualche intoppo, soprattutto dove i numeri sono grandi come a Milano». Accanto alle assunzioni in ruolo, sono partite anche le domande di mobilità annuale per il personale di ruolo, valide dal 14 al 25 luglio e relative alle assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali e alle utilizzazioni. Frisone chiarisce: «Si tratta di un’operazione che ogni anno riguarda da mille a duemila docenti».
Dal 17 al 30 luglio, inoltre, il personale precario incluso nelle GPS dovrà rinnovare le preferenze di sede, fino a un massimo di 150 scuole. Una novità riguarda i docenti che si dichiarano disponibili a mantenere la continuità educativa per gli alunni con disabilità: «Solo per loro si aprirà un’apposita sezione nella domanda online», spiega Frisone. Il sindacalista riflette anche sulle prospettive per le supplenze: «Quest’anno, con il calo demografico e i due concorsi del PNRR, ci sarà una diminuzione delle supplenze. Ma si prevedono comunque oltre 6.000 posti da GPS. È un problema risolto solo a metà, perché non si è ancora arrivati a una dimensione fisiologica del precariato». Frisone conclude con un giudizio critico sulle scelte politiche: «Forse chi governa spera di risolvere tutto col calo demografico, invece di ridurre le classi pollaio con oltre 27-30 alunni per classe, come ancora prevedono gli ordinamenti. È una delle tante occasioni perse da questo come dai governi precedenti per migliorare la scuola. Purtroppo la risposta è sempre la stessa: la scuola non è più una priorità nell’agenda del Paese».
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