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Blitz di un gruppo di ragazzi all’Ipsia Puecher di Rho, il sindaco: «sdegno e preoccupazione»

Orlandi: «Aggressione vile e riprovevole. I responsabili vanno puniti e occorre rinforzare l’impegno educativo»

Generico 30 Oct 2023

L’incursione di alcuni ragazzi, con i volti nascosti da passamontagna e cappucci delle felpe, verificatasi venerdì 27 ottobre all’Ipsia Puecher ha suscitato sdegno collettivo e forte preoccupazione nella città di Rho.

Il sindaco di Rho, Andrea Orlandi, ha preso immediatamente contatto venerdì con il dirigente scolastico Emanuele Contu con l’obiettivo di dimostrare alla scuola superiore la propria vicinanza e solidarietà a nome di tutta la cittadinanza. Lo stesso hanno fatto il vicesindaco Maria Rita Vergani e l’assessore alla scuola Paolo Bianchi.

Con l’istituto, di competenza della Città Metropolitana di Milano,  il Comune ha in atto collaborazione su vari fronti, a partire dalla legalità. Il lavoro in rete è decisamente intenso e tanti sono i riconoscimenti ottenuti dagli studenti in vari ambiti.

«Il gruppetto che ha organizzato il blitz del 27 ottobre – dichiara il sindaco, in contatto costante anche con la stazione e la caserma dei carabinieri di Rho che indaga sull’accaduto – ha agito con notevole viltà: mentre si presentava con le fattezze di un commando di terroristi, ha evitato di esprimersi a parole o con scritte che permettessero di intuire le “motivazioni” dell’incursione. Se si vuole contestare qualcosa, lo si fa a volto scoperto. Senza nascondersi. Chi ha agito ha soltanto generato panico (senza tenere conto delle conseguenze di questo in coetanei magari più fragili) e distrutto quel che si è trovato davanti. E lo ha fatto senza lasciare un chiaro messaggio».

Il primo cittadino guarda con preoccupazione a quanto accaduto e condivide il pensiero del dirigente Contu, per il quale «quello che è successo è un fallimento per il mondo adulto: l’incursione è una vera aggressione al mondo della scuola, un mondo in cui si costruisce futuro e non si distrugge. La spavalderia dimostrata rivela una totale assenza di considerazione per chi la scuola la vive con passione e con il desiderio di imparare per trovare il proprio posto nella nostra società. Mi sento di esprimere una dura condanna rispetto a questo atteggiamento, auspicando che i responsabili vengano adeguatamente puniti. Siamo davanti ad alcuni giovani che non colgono la gravità delle loro azioni. Il loro comportamento è riprovevole».

«Gli spazi degli istituti superiori non sono di diretta competenza comunale, ma siamo disponibili a collaborare con le forze dell’ordine e con Città Metropolitana di Milano – continua il sindaco – per debellare ogni azione illegale. Vedere ragazzi agire incappucciati in quella che, molto probabilmente, è stata o è tuttora la loro scuola, mi colpisce profondamente: rilancio la volontà di rinforzare ogni azione educativa per scongiurare eventi del genere. Ribadisco la vicinanza all’Ipsia Puecher e al suo dirigente, oltre che al corpo docente, al personale, ai genitori e soprattutto a quei ragazzi che a scuola arrivano ogni giorno carichi di entusiasmo. Lo ricordo ad ogni incontro con loro: dai giovani mi aspetto sogni da realizzare con passione, non certo violenza e distruzione. Il nome dell’Istituto Puecher non può essere legato a 7/8 vandali ma ai tanti, la maggioranza, che credono nei valori dell’educazione, della correttezza, della legalità. Ci siamo astenuti dal trattare nell’immediatezza questo argomento sui canali istituzionali per diverse ragioni: in primo luogo perché sono in corso indagini e ci affidiamo come d’abitudine alla competenza delle forze dell’ordine cittadine; perché l’istituto superiore non dipende direttamente dal Comune di Rho; perché la nostra prima preoccupazione è stata quella di manifestare concreta vicinanza a studenti, genitori, insegnanti e dirigente e non di affidarci ai social».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Ottobre 2023
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