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La scuola verso lo sciopero

Le considerazioni del sindacalista Pippo Frisone della Flc Cgil-Legnano sul rinnovo contrattuale

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del sindacalista Pippo Frisone della Flc Cgil-Legnano sul rinnovo contrattuale. 


In questi giorni si stanno svolgendo nelle scuole assemblee sindacali per informare e coinvolgere i lavoratori sulle iniziative unitarie che i sindacati Flcgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno concordato per uscire dall’attuale situazione di stallo sul rinnovo contrattuale e  per contrastare le politiche governative nei settori della conoscenza.

Con atto formale del 29 marzo è stato notificato dalle OO.SS. al Miur, alla Funzione Pubblica e alla Commissione di garanzia  la proclamazione dello stato di agitazione del comparto Istruzione e Ricerca e la richiesta di avvio della procedura di conciliazione.

Tra i motivi dell’agitazione sindacale vengono elencati :

1) Rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2018. Nella legge di bilancio 2019 le risorse stanziate

per il triennio 19-21 vengono giudicate  decisamente insufficienti.  43 euro medi lordi, stanziatii dal governo a regime,  sono appena la metà di quanto avuto con la chiusura del precedente contratto e ben lontani dal raggiungimento della media delle retribuzioni europee.

Da un confronto degli stipendi italiani con la media di quelli europei emerge quanto segue (fonte Money.it) :

Stipendi Europei

         Primaria/Infanzia                          Media Inferiore                                   Superiori

   Stipendio Iniz./ finale                     Stipendio Iniz./ finale                    Stipendio Iniz./ finale

           25.249 / 45.299                             26.895 / 45.280                                27.582  / 46.745

Stipendi Italiani

           19.996 / 27.292                            21.693 / 32.444                             21.693  / 34.052

Il massimo della carriera si raggiunge in media in Europa in 24 anni mentre in Italia in 35 anni.

2) Stabilizzazione del personale precario su tutti i posti vacanti  e disponibili.

3) Piano di assunzione del personale ATA su tutti i posti vacanti e disponibili, riattivazione della mobilità professionale , riavvio delle posizioni economiche, semplificazione amministrativa.

4) No alla regionalizzazione del sistema nazionale dell’istruzione e della ricerca

5) Riconoscimento dello status universitario  dei settori dell’AFAM e ampliamento delle dotazioni organiche. Statalizzazione degli Istituti musicali pareggiati e stabilizzazione dei precari

6) Nella Ricerca, superamento della frammentazione del sistema, del blocco delle carriere  e stabilizzazione del precariato.

Le OO.SS. rivendicano l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale e il ritiro delle  proposte d’Intese sulla regionalizzazione dell’Istruzione e Ricerca con le regioni Veneto, Lombardia ed E.Romagna.

Se dal Governo non arriveranno  risposte concrete e positive, i Sindacati si dichiarano sin d’ora pronti allo Sciopero nel mese di maggio.

 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Aprile 2019
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