L’ADOLESCENZA E LA DIFFICOLTA’ DI CONCENTRAZIONE
Seconda serata del ciclo di quattro incontri dedicati agli insegnanti e ai genitori sui temi dell’adolescenza alla Scuola Media San Giulio di Castellanza...

Seconda serata del ciclo di quattro incontri dedicati agli insegnanti e ai genitori sui temi dell’adolescenza alla Scuola Media San Giulio di Castellanza, tenuta da due professioniste della Studio di Psicologia di Corso Italia 57 a Legnano (www.studiodipsicologia.mi.it ) dott.sse Silvia Facchetti ed Elisabetta Munaro.
L’incontro aveva come tema “La difficoltà di concentrazione” e, si è diviso in due momenti. Una prima parte nella quale è stato illustrato dalle Professioniste il tema della serata e una seconda in cui, a partire dallo stimolo dato dalla lettura di una fiaba, ci si è divisi in due gruppi, insegnanti e genitori, per poterne discutere con la guida delle Dottoresse.
“Ci si poteva aspettare che per parlare della difficoltà di concentrazione si dovesse ascoltare una conferenza iniziale sui temi cognitivi della memoria, l’attenzione, le capacità cerebrali –afferma la Preside Ivana Morlacchi– ed invece la prima cosa importante che è emersa è che per parlare della mente in realtà bisogna parlare del corpo! “
Proprio il corpo con le sue trasformazioni è la base fisica dalla quale partire per poi interpretare quello che succede nella mente .
“In questa fase della vita – ha esordito la Dott.ssa Munaro– il corpo che è stato costruito nell’età dell’infanzia viene abitato da sentimenti ed emozioni. Il respiro ed il cuore sono la base fisica della vita di sentimento -continua la dott.ssa Munaro- ed in questo momento l’adolescente impara a dare un nome e un senso corporeo alle emozioni. Questo è un processo difficile che richiama tutta la sua energia e, in un concetto psicologico di economia, se le energie vengono impiegate in una direzione non ne restano molte disponibili per altri compiti, come l’attività scolastica appunto. Ecco allora l’adolescente testa fra le nuvole o distratto o poco presente nelle attività scolastiche. Sembra che non stia facendo niente, ma in realtà è in una dimensione sognante in cui sta lavorando alla strutturazione della sua vita di sentimento, base fondamentale per la vita sociale e per la sua realizzazione futura nel mondo.”
Sono stati mostrati, a titolo di immagine rappresentativa di questo concetto, alcuni quadri di Magritte in cui sembra essere ben visibile questo stato umano sognante, tra la terra e il cielo.
E’ stato poi illustrato un caso clinico in cui attraverso i disegni di un adolescente si evidenziava quanto l’immagine corporea reale e quella soggettiva fossero così lontane tra loro e testimoniassero una disarmonia che aveva ripercussioni anche sul piano scolastico.
“Questa sottolineatura dell’importanza della vita di sentimento – afferma la Dott.ssa Facchetti– non significa che i genitori e gli insegnanti non debbano svolgere il loro compito, anzi, il loro ruolo è svegliare il ragazzo da questo sogno per riportarlo sulla terra. Ma questo deve essere fatto con autorevole amorevolezza tenendo presente che il ragazzo in questa precoce fase della crescita, guarda ancora all’adulto come un esempio morale a cui ispirarsi ed è molto influenzato dalla sua opinione”.
Il prossimo incontro si terrà Venerdì 22 marzo alle 20.30 sempre presso la scuola media San Giulio a Castellanza e avrà come titolo : l’autostima e il bisogno di sicurezza
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