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A Mazzafame arriva l'”Infermiere di Quartiere”: il servizio sarà attivo al Centro Salici di Legnano

Il Centro Pertini presenta il progetto “Infermiere di Quartiere”: controlli, consigli e prevenzione ogni settimana per i residenti di Mazzafame

infermiere di famiglia

Un nuovo servizio sanitario gratuito per gli abitanti del quartiere Mazzafame di Legnano sarà presentato venerdì 7 novembre al Centro Civico Sandro Pertini. Si tratta del progetto “Infermiere di Quartiere” promosso dal Centro Pertini Il Salice per offrire assistenza settimanale e supporto alla salute della comunità. L’iniziativa unica in tutta la città è nata tra le mura del centro sociale che ha raccolto le richieste espresse dai residenti e raccolto la disponibilità del giovane medico Zakaria Rouimi. Sarà lui ha prestare questo speciale servizio  che sarà presentato venerdì 7 novembre alle 17.30, nel salone polifunzionale in via Dei Salici, angolo via delle Rose, a Legnano. «Questo è un quartiere periferico di Legnano ed i cittadini possono avere difficoltà nell’accedere ai servizi per questo abbiamo ben accolto quest’occasione – spiega Maria Pia Rho referente del Centro Pertini di Legnano -.  L’iniziativa prevede la presenza settimanale del  infermiere volontario, che offrirà controlli di base e consulenze sanitarie gratuite. I cittadini potranno misurare pressione, glicemia, saturazione, peso e altezza, ma anche ricevere consigli su alimentazione, attività fisica e corretta gestione dei farmaci». L’obiettivo è facilitare l’accesso a informazioni e promuovere le attività di prevenzione, con particolare attenzione agli anziani e alle fasce più fragili. «Il servizio sanitario – sottolinea Rho – sarà attivo una volta a settimana direttamente presso il Centro, con accesso libero. Durante l’anno saranno proposti anche incontri tematici di prevenzione dedicati a patologie come diabete, ipertensione, salute respiratoria e rischio cadute».

L’evento è aperto a tutti gli abitanti di Mazzafame e non è richiesta prenotazione. Durante l’incontro sarà presente anche la vicesindaco Anna Pavan che ha precisato: «È un’iniziativa autonoma che va nell’ottica di prossimità – sottolinea il vice sindaco -. La cosa importante è che non si pone in alternativa coi servizi di asst ma anzi si pone come facilitatore verso il medico di famiglia, casa di comunità, servizi specialistici. È il primo attuato in questi termini: un esempio che se funziona potrebbe anche essere replicato in altri quartieri».

 

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Pubblicato il 27 Ottobre 2025
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