“Col cuore in mano”: in 150 a Villa Jucker a Legnano per ascoltare il dottor Di Credico
In una gremita Sala Giare di Villa Juker a Legnano si è tenuto l’incontro promosso da Famiglia Legnanese e Fondazione degli Ospedali, con il direttore di Cardiochirurgia dell’ospedale di Legnano

«Il cuore non urla, quasi sibila nel dare i segnali di allarme: è importante contenere i fattori di rischio». Così il dottor Germano Di Credico, direttore dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’ospedale di Legnano, ha invitato il folto pubblico presente nella Sala Giare di Villa Jucker a Legnano, a fare prevenzione. Il luminare è intervenuto, la sera di venerdì 19 settembre, in occasione dell’incontro “Col cuore in mano. Emozioni e salute”, promosso da Famiglia Legnanese con la collaborazione della Fondazione degli Ospedali e dell’Asst Ovest Milanese. Un evento che rientra in un ciclo d’incontri pensato per avvicinare la sanità e il mondo ospedaliero alla comunità.
A fare gli onori di casa il dottor Locati vice presidente dalla Famiglia Legnanese. Con loro seduto in prima fila anche il presidente della fondazione dei 4 Ospedali Albertalli, il presidente della Famiglia Bononi e il dottor Vignati direttore medico dell’Asst Ovest Milanese. Ad intervenire il direttore generale Laurelli che con il direttore sanitario Lembo ha introdotto la serata sottolineando quanto sia «importante prevenzione e della divulgazione scientifica per avvicinare i cittadini alle buone pratiche di salute».

Prevenzione e innovazione a Legnano
Il dottor Di Credico ha parlato con semplicità di tutti i principali fattori di rischio: fumo, obesità, sedentarietà, stress e cattive abitudini alimentari. L’esperto ha mantenuto alta l’attenzione di tutti i presenti, oltre 150 cittadini, per tutta la serata. «La prevenzione non dev’essere un obbligo, ma deve diventare un’abitudine quotidiana» ha sottolineato, invitando a prendersi cura di sé attraverso uno stile di vita sano. Il noto cardiochirurgo ha spiegando come piccoli accorgimenti nello stile di vita possano ridurre notevolmente il rischio di infarto o ictus. «Non dobbiamo aspettare che la malattia si manifesti – ha aggiunto – ma agire in anticipo, con prevenzione primaria e diagnosi precoce». Non sono mancati i dati epidemiologici: le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia, con oltre 220mila decessi l’anno, pari al 37,8% del totale. A soffrirne è circa un italiano su tre, per un totale di 17 milioni di persone. Particolare interesse ha suscitato il video con le immagini delle sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia: «La tecnologia ha cambiato profondamente la modalità degli interventi che vengono svolti con maggior precisione e velocità rispetto il passato. Il tempo è vita il tempo è cuore».

La cardiologia non si ferma e guarda avanti ha, inoltre, spiegato Di Credico, indicando le prossime frontiere della ricerca e della cura: prevenzione sempre più personalizzata, utilizzo delle cellule staminali, sviluppo del cuore artificiale, ricorso alla chirurgia robotica, applicazioni della stampa 3D e il supporto crescente dell’intelligenza artificiale. Un futuro che, come ha sottolineato il relatore, «non potrà mai prescindere dalla professionalità dei medici e degli operatori sanitari». In questo contesto Di Credico ha voluto sottolineare il valore del lavoro di squadra: «Tutta questa attività è stata realizzata grazie al lavoro di tanti professionisti, come infermieri e tecnici straordinari. A Legnano c’è il meglio a livello cardiologico non dimenticatelo».
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