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Infezioni sessualmente trasmissibili e sterilità: apre a Legnano un ambulatorio per le donne

L'obiettivo è quello di contrastare le infezioni sessualmente trasmesse (IST), dall’HIV all’epatite C, dalla sifilide alla clamidia. Il progetto firmato dall'Infettivologia di Legnano è il primo a nascere sul territorio della provincia di Milano

ospedale legnano

Un ambulatorio “su misura” per la popolazione femminile legnanese dedicato all’informazione, alla prevenzione e alla diagnosi tempestiva delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), dall’HIV all’epatite C, dalla sifilide alla clamidia. È il progetto WomenIST, premiato oggi (12 ottobre) durante la XII Edizione dei Bandi Gilead: Fellowship e Community Award Program. Un lavoro messo a punto dal team delle Malattie Infettive dell’Ospedale di Legnano, guidato dal pror Rusconi, è il primo a nascere sul territorio della provincia.

Come ha spiegato Dario Bernacchia, responsabile del progetto e dirigente Medico in Malattie Infettive e Tropicali presso ASST Ovest Milanese, l’obiettivo è quello di tutelare la salute femminile contro «questo genere di malattie, spesso poco conosciute e difficili da individuare. Patologie sempre più diffuse per il crescente impiego di metodi anticoncezionali ormonali intrauterini e orali a discapito di quelli di barriera, come il preservativo. Un presidio importante per preservare la salute della donna, compresi la fertilità e il desiderio di genitorialità, che queste malattie possono compromettere. È quindi importante poter disporre di punti di riferimento dedicati che diano alle donne la possibilità di ottenere prestazioni sanitarie e informazioni non solo in ottica di assistenza ma anche di prevenzione e abbattimento dello stigma».

Nel nuovo Ospedale di Legnano l’ambulatorio WomenIST

Il progetto verrà realizzato grazie al finanziamento ottenuto dalla struttura sanitaria al Fellowship Program 2023, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti presentati da Enti di ricerca e cura italiani operanti nell’area delle malattie infettive, delle patologie oncologiche e oncoematologiche.

L’iniziativa prevede l’istituzione di un ambulatorio dedicato in cui siano disponibili prestazioni diverse per la popolazione femminile (anche minorenne, con accompagnamento e supervisione di un genitore): dalla presenza di un lettino ginecologico con lampada medicale, fino a speculum monouso e tamponi per esecuzione dello screening endocervicale e vaginale. È inoltre previsto l’impegno di personale infermieristico specifico per i prelievi di sangue che mirano all’identificazione di eventuali infezioni da HIV, virus dell’Epatite C o della sifilide. In caso di presenza di infezione, un team di specialisti – infettivologo e ginecologo – assicureranno un’assistenza completa con ulteriori accertamenti ginecologici laddove richiesti e l’indicazione dei trattamenti farmacologici necessari. Per ogni donna si disegnerà un percorso terapeutico personalizzato con la possibilità di essere seguita anche nel futuro nella stessa struttura ambulatoriale e ospedaliera legnanese.

Individuare le patologie silenti e fare prevenzione

L’incidenza delle numerose infezioni e patologie sessuali – da quelle più note come l’HIV a quelle meno come clamidia, gonorrea, sifilide, herpes genitale – continua a crescere, soprattutto tra le donne giovani. L’utilizzo di anticoncezionali intrauterini o ormonali ha contribuito a un aumento significativo dei rapporti sessuali senza metodi contraccettivi di barriera aumentando il rischio della loro diffusione. Si tratta di infezioni e patologie che nel sesso femminile, una volta contratte, non manifestano alcun sintomo in più del 50% dei casi[1], anche per lungo tempo, e si associano a un alto rischio di insorgenza di complicanze sullo stato di salute della donna, di infertilità, di gravidanze extrauterine e sulla crescita del feto durante la gravidanza. Con possibili ripercussioni anche alla nascita. Spesso poi la presenza di queste patologie nelle donne porta con sé stigma e pregiudizio nei loro confronti.

«Puntiamo a diagnosticare e prendere in carico le infezioni a trasmissione sessuale in tutte le donne, per tutelarne e preservarne la salute – continua Dario Bernacchia -. L’intento è quello di poter diagnosticare e intervenire prima che la donna possa intraprendere il percorso di ricerca di una gravidanza viste le conseguenze che queste infezioni possono avere su fertilità, gestazione, feto e bambino». Accanto all’attività di diagnosi e intervento medico, la nuova struttura punterà a informare e sensibilizzare sia le donne che i rispettivi partner su questo genere di patologie per accrescerne la consapevolezza e abbattere stigma e pregiudizio che ancora riguardano le donne che ne sono colpite. «Una maggiore informazione e consapevolezza delle pazienti e dei loro partner può portare a una migliore gestione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, abbattendo il pregiudizio che grava sulle donne – conclude Dario Bernacchi -. Questo è l’altro importante obiettivo del nostro progetto per fare un passo nella vera parità tra i generi, non a parole ma con i fatti».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Ottobre 2023
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