Il Bonus Baby sitter è anche per i medici di base
Con una nota l'Inps include nelle categorie di sanitari "dipendenti" anche medici di base e pediatri di libera scelta con pari diritto di accesso alle prestazioni

Nella fase emergenziale legata alla diffusione dell’epidemia COVID – 19, l’Inps ha erogato numerosi bonus per servizi di baby sitting e per la frequenza ai centri estivi mediante libretto famiglia. Ma un grosso dubbio era emerso sul diritto di accedere a queste misure da parte dei medici di medicina generale.
Per effetto di quanto stabilito dalla normativa di riferimento (articolo 25 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e articolo 72 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), la prestazione ha riguardato, tra l’altro, i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato.
“In considerazione del fatto che i medici di medicina generale rappresentano una parte integrante ed essenziale dell’organizzazione sanitaria complessiva, ai fini del diritto al beneficio, si è ritenuto che dovessero intendersi per “medici dipendenti”, non solo i medici con contratto di lavoro subordinato con la ASL ma anche i medici convenzionati col SSN”, si legge nella nota diffusa oggi, 23 marzo dall’Inps.
Tale interpretazione estensiva è stata già da tempo adottata dall’Istituto che ha consentito la presentazione della domanda di bonus anche da parte di medici di base e pediatri di libera scelta, a cui la prestazione è stata regolarmente e tempestivamente erogata sin dalla sua introduzione.
“Nel confermare tale linea d’azione – prosegue la nota – si fa presente che l’Istituto continuerà ad includere le predette categorie di sanitari, ancorché non aventi un rapporto di lavoro di natura strettamente dipendente con le ASL di appartenenza”.
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