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Salute Mentale: la pandemia non ha fermato le attività di “Pari&Dispari”

L'associazione di Legnano dedicata alle persone con sofferenza psichica è tutt'ora alla ricerca di una nuova e ampia sede

"Pari&Dispari" Legnano

L’anno della pandemia non ha fermato “Pari&Dispari” l’associazione di Legnano dedicata alle persone con sofferenza psichica, tutt’ora alla ricerca di una nuova e ampia sede. Internet e la forza di volontà di tutti gli attori di questa realtà hanno  permesso di superare i numerosi ostacoli emersi durante l’emergenza sanitaria.

A tenere in vita questa realtà, monitorata da lontano dal dottor Giorgio Bianconi direttore dell’unità di Psichiatria di Legnano, sono i cittadini che soffrono di malattie mentali, gli operatori del settore e alcuni volontari. «È proprio chi ha una disabilità ad essere parte attiva di quest’associazione – spiega il presidente di Pari&Dispari  Massimo Esposito -. La maggior parte dei soci sono utenti o ex utenti, lo stesso consiglio direttivo è composto da loro esponenti. I famigliari presenti in associazione a loro volta fanno parte di un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto».

Tra chiusure e aperture dettate del virus Sars-Cov2 si sono svolti incontri virtuali e lezioni di storia dell’arte e fotografia. Tutte le attività in presenza e le gite fuori porta sono state annullate. «È stato un anno che ha visto saltare tutte le certezze: l’unica cosa rimasta salda sono le incertezze – commenta sempre il presidente Esposito ex volontario dell’associazione -. Il 2020 è stato difficile anche per noi, ma attraverso le piattaforme online siamo riusciti a tenerci in contatto. Inoltre, quando la linea del contagio lo ha permesso, siamo anche riusciti a rivederci in presenza».

“Pari&dispari”, nata nel 2014, conta 100 iscritti sotto il distretto dei Servizi di salute mentale dell’Asst Ovest Milanese che comprende Magenta e Legnano. L’associazione ha due sedi provvisorie: una allo Spazio Incontro Canazza e l’altra al Centro “Il Salice” a Mazzafame. «Il sogno è quello di avere una casa tutta nostra:
un luogo di aggregazione per la comunità aperto 24ore su 24 – racconta il presidente -. Chissà se istituzioni come il Comune possa darci una mano nel realizzare questo grande obiettivo. Altra speranza è quella di trovare un’educatrice non in attività che ci possa dare una mano: sarebbe per noi un valore aggiunto».

La missione dell’associazione è sostenere la prevenzione e superare la condizione statica del paziente psichiatrico. «Prevenire significa diffondere cultura e diffondere cultura, significa aiutare a comprendere. Collaboriamo a stretto contatto con gli operatori del centro psicosociale e del centro diurno – precisa Esposito -. Ed utilizziamo gli stessi strumenti di base: empatia, sospensione del giudizio, accoglienza e ascolto. C’è molta attenzione al linguaggio che si usa perchè veicola concetti a volte distorti. Crediamo sia fondamentale abbandonare la condizione statica di paziente psichiatrico, rigenerare nuove aspirazioni, vivere, lavorare, amare, e non ultimo riprendere la vita sociale».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Marzo 2021
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