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Asportato tumore con una tecnica innovativa, primato per l’Ospedale di Legnano

Rimosso un tumore “endoorbitario” con un particolare microscopio che ha consentito al chirurgo di seguire ed eseguire, su uno schermo LCD 4K, l'intero intervento

ospedale legnano

Per la prima volta all’Ospedale di Legnano è stato asportato chirurgicamente un tumore “endoorbitario”, su una paziente di 38 anni, con “l’approccio transpalpebrale altamente estetico” utilizzando un particolare microscopio chiamato “esoscopio” a elevata capacità di ingrandimento e visualizzazione digitale ad alta risoluzione già in uso dal 2018. L’intervento è stato realizzato, lo scorso 20 novembre, dal reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’Ospedale di Legnano in collaborazione con la Neurochirurgia.

I medici dell’Asst Ovest-Milanese, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, non si sono fermati. L’intervento, che è durato 1 ora e 15 minuti, è stato ideato e attuato dal dottor Stefano Paulli, chirurgo maxillo- facciale (nella foto) con la consulenza del neurochirurgo, dottor Stefano Peron, entrambi specialisti presso l’Ospedale di Legnano. La paziente è stata dimessa dopo tre giorni di degenza, senza aver subito nessun tipo complicanza oculare e diminuzione della vista.

L’utilizzo dell’Esoscopio ha consentito al chirurgo di seguire ed eseguire, su uno schermo 70 ‘ LCD 4K, l’intero intervento e ha permesso di visualizzare – con altissima risoluzione – tutte le delicate strutture endoorbitarie da preservare durante l’asportazione della neoplasia, in particolar modo del nervo ottico, dove in parte era adesa. «L’innovazione di questo intervento risiede nella mini invasività chirurgica (in una struttura di piccole dimensioni come l’orbita) consentendo la visualizzazione con altissima risoluzione – spiega il dottor Paulli -. In sintesi, l’intervento ha consentito di accedere in ogni regione dell’orbita, senza approcci al cranio, più invasivi o altamente antiestetici. L’intervento è stato eseguito in visualizzazione direttamente sullo schermo ad altissima risoluzione e alti ingrandimenti, utilizzando contemporaneamente la navigazione intraoperatoria. Si tratta di una strumentazione che consente, mediante un puntatore metallico, di visualizzare l’esatta posizione del tumore».

Redazione
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Pubblicato il 23 Novembre 2020
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