Manca poco meno di una decina di giorni all’inizio della campagna antinfluenzale (19 ottobre) en tra i medici di Medicina Generale di Legnano, avanzano perplessità sul fronte organizzativo. Da una parte, la certezza che il vaccino sarà destinato solo alle persone fragili, Dall’altra, il dubbio sempre più radicato che le dosi vaccinali non basteranno. Nel contempo, i medici stanno anche attendendo di capire se sarà messo a disposizione uno spazio, come l’ex Ospedale, per effettuare i vaccini.

La campagna, a grandi linee, è suddivisa in due momenti: la prima tra ottobre e novembre, la seconda tra novembre e dicembre. Quattro i tipi di vaccini messi a disposizione le cui dosi, però, così sembra, non corrispondono a quelle effettivamente richieste da ogni medico.

• Inizialmente saranno vaccinati i pazienti fragili e donne in gravidanza, a loro sarà somministrato il trivalente inattivato (60 dosi massime per ogni medico).
• Dal 26 ottobre saranno vaccinati gli over 65 sempre prediligendo i cronici. Come da programma verso il 10 di novembre verrà somministrato il vaccino trivalente sempre per gli over 65.
• A seguire, le ultime due fasce: gli operatori sanitari e i bambini (non ancora vaccinati) fino al sesto anno.
• Infine gli over 60enni sani. Per quest’ultime categorie, però, come precisano i medici, «non c’è ancora il numero delle dosi massime di cui potremo usufruire».

Tra vincoli e limitazioni che riguardano il ritiro in farmacia dei vaccini, i medici si chiedono se riusciranno a coprire il fabbisogno, visto che la popolazione over 65 a Legnano è il 23,0% (13.896) rispetto alla popolazione che è pari a 60.336. Inoltre, i malati cronici a Legnano sono 20.867 e il 10.7% ha più di due patologie.

Regione Lombardia a settembre, dopo un susseguirsi di bandi, aveva annunciato di aver reperito 2.4 milioni di vaccini per persone fragili e croniche con patologie particolari (over 65 bambini fino a 6 anni e personale sanitario). Tra le diverse polemiche, sorte in questi giorni, la Procura di Milano ha aperto un’indagine conoscitiva nei confronti della Regione per l’acquisto di vaccini antinfluenzali  a prezzo superiore rispetto a quello di mercato.