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Legge per l’utilizzo del Dae, dedicata a Marco Bandera

Durante l'incontro di 60milavitedasalvare Altomilanese è stato spiegato che con la nuova legge tutti possono usare il Dae - Ricordato il giovane studente del Bernocchi deceduto nel 2001

Il defibrillatore semiautomatico è per legge uno strumento salvavita utilizzabile da tutti. Un traguardo importante che Mirco jurinovich presidente dell'associazione 60milavitedasalvare Altomilanese, con il deputato Riccardo Olgiati, ha dedicato all'indimenticato Marco Bandera, giovane studente deceduto per un arresto cardiaco nella palestra dell'Istituto Bernocchi nel 2001. 

Partecipato l'incontro organizzato oggi, sabato 30 novembre, nella Sala Previati del Castello di Legnano dalla nota associazione. Convegno voluto per spiegare le novità del nuovo testo di legge che introduce l’obbligo di installazione di Dae in aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, su tutti i mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici. Inoltre, previsto che chiunque può usare un Dae senza paura di incorrere in sanzioni, anche senza aver frequentato il corso di abilitazione all’uso. [pubblicita] 

Da 20 anni Jurinovich è impegnato nel diffondere la cultura dell'emergenza.  Adesso, dopo più di 10 anni di pressanti richieste ai rappresentanti del Parlamento, il provvedimento dopo esser stato licenziato (il 30 luglio) alla Camera è stato assegnato, in sede deliberante, alla 12ª commissione igiene e sanità del Senato (DDL 1441) e presto verà approvato in Senato.

Di certo la riforma della defibrillazione pubblica dovrà prevedere anche un coordinamento «tra il 118 e le Forze dell'Ordine, i Vigili del Fuoco, le Polizie Locali e il panorama associazionistico – spiega Jurinovich -. Quest'ultimo è un nodo da sciogliere e una possibile soluzione è rappresentata dalla creazione un'applicazione che geolocalizzaza i DAE e i soccorritori più vicini. I soccorritori potranno inserirsi su base volontaria negli archivi informatici della centrale operativa».

L'obiettivo è quello di replicare, a livello nazionale, l'esperienza ventennale del 'Progetto Vita Piacenza" che come ha spiegato la cardiologa Daniela Aschieri è stato il «primo progetto di defibrillazione pubblica in Europa, dimostratosi in grado di quadruplicare la sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco». A questo intento, poi, si aggiunge  "Condominio Cardioprotetto" iniziativa che come ha precisa la d.ssa Lucia Rizzi è utile per diffondere l'utilizzo del Dae nei palazzi.

Il dibattito moderato dalla giornalista Cristina Masetti è stato aperto da una performance teatrale della Compagnia dei Gelosi.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Novembre 2019
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