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Ospedale di Legnano in prima linea contro la violenza sulle donne

Ad intervenire il direttore sociosanitario della ASST Ovest Milanese: «Continua il lavoro con la Rete Antiviolenza per divenire punto di riferimento nelle situazioni di violenza»

L'Ospedale di Legnano in prima linea per combattere la violenza sulle donne attraverso i servizi territoriali come i consultori familiari e i pronto soccorso. In questo modo l'Asst Milano Ovest collabora attivamente con la Rete antiviolenza "Network Ticino Olona". A conferma del percorso intrapreso, l'azienda ospedaliera ha organizzato  l'incontro “Uomini” non più violenti si diventa” tenutosi nei giorni scorsi a Villa Corvini di Parabiago.

Soddisfatto, il dr. Giancarlo Iannello, direttore sociosanitario della ASST Ovest Milanese ha precisato: «Quando il disagio maschile diventa sopruso a farne le spese sono spesso le compagne. La cronaca consegna con triste frequenza episodi di maltrattamento verso le donne, con esiti spesso fatali. Ecco perché è indispensabile che gli operatori di tutte le professioni sanitarie sappiano riconoscere, trattare e prevenire il fenomeno della violenza maschile rivolta a mogli, compagne, fidanzate».

 Il convegno è stato collegato alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’Onu il 25 novembre. «Regione Lombardia ha approvato, nel novembre 2015, il “Piano regionale antiviolenza”. La nostra Azienda è da tempo impegnata su questo fronte aderendo sin dalla sua costituzione alla “Rete Network Ticino Olona”, all’interno della quale è attivo un costruttivo confronto con tutti gli attori del territorio». 

Una modalità fortemente integrata che, secondo Ianello, rappresenta «un modello antesignano e anticipatore di quello che si sta attuando per i pazienti cronici e in attuazione della legge di evoluzione del servizio socio-sanitario lombardo. Noi su questo territorio abbiamo creato tale modello, lo stiamo mettendo in atto con impegno, con fatica ma con buoni risultati». Il dirigente ha poi sottolineato che l’Azienda sanitaria coinvolge la Rete nei propri servizi territoriali, individuando e formando il personale, affinché «possano divenire punto di riferimento per le situazioni di violenza domestica. Compito dei Consultori familiari, nello specifico, sarà quello di accompagnare le donne in percorsi di consapevolezza, il ruolo dei Pronto soccorso è legato al primo intervento di accoglienza alle vittime ed attiva l’intervento del Centro antiviolenza».

Il direttore Iannello ha rimarcato inoltre l’importanza di promuovere corsi di formazione e aggiornamento rivolti agli operatori socio-sanitari aziendali, finalizzati a «migliorare sempre più l’accoglienza delle vittime e l’importanza di curare un’informazione adeguata alla cittadinanza, rispetto agli interventi e servizi aziendali volti a contrastare il fenomeno della violenza.I dati del lavoro svolto dagli attori dalla Rete nel biennio 2017/18 dimostrano la crescita del fenomeno e ci fanno riflettere sulla ineludibile necessità di affrontare il tema e di darci degli obiettivi concreti di lavoro, costituito da tappe graduali ma costanti e da un presidio direi quotidiano di questo tema»..

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Novembre 2018
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