Cardiochirurgia mini invasiva, risultati ottimali con meno dolore
Il dottor Germano Di Credico, direttore del dipartimento cardiovascolare ci spiega i vantaggi e le modalità di intervento

Chirurgia cardiochirurgica senza grandi ferite: da tempo ormai la chirurgia mini invasiva viene utilizzata all'ospedale di Legnano: «L'obiettivo è ottenere gli stessi risultati, riducendo al minimo l'invasività chirurgica – ha spiegato il dottor Germano Di Credico, direttore del dipartimento cardiovascolare – Si passa così ad una chirurgia a visione diretta ad una video assistita, che usa una telecamera che viene inserita nel torace».
Per un'operazione alla valvola mitralica, per esempio, «si entra dal torace con una piccola incisione di 3-4 centimetri e con l'uso di ferri e speciali si opera guardando il campo attraverso una telecamera».
A differenza della chirurgia tradizionale, «è un cambio di approccio filosofico che riduce l'invasività, la riduzione della ferita e soprattutto quello che ne comporta, quindi minore sanguinamento e minore possibilità di infezione. Non dimentichiamoci poi che questa è un'operazione meno dolorosa».
La chirurgia mini invasiva non sostituisce certo quella convenzionale, che per esempio rimane ancora utilizzata per l'intervento della duplice sostituzione valvolare.
Qui sotto la sua intervista nel blocco operatorio cardiochirurgico, dove il dottor Di credico ci spiega nel dettaglio come avviene l'operazione
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