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Con più di 200 bypass la Cardiochirurgia leader in Lombardia

Secondo l'Angenzia Nazionale per i servizi sanitari l'ospedale legnanese rispetta ampiamente gli standar quantitativi - La soddisafazione del direttore sanitario Lombardo e del primario Di Credico...

Il primario della Cardiochirurgia, Germano Di Credico, secondo da destra, con la sua équipe


(g.somazzi) – Il reparto di Cardiochirurgia dell'Ospedale di Legnano, superando i 200 bypass all'anno, si conferma  tra le eccellenze a livello regionale.

A confermarlo sono i dati raccolti dalla Agenas (Angenzia Nazionale per i servizi sanitari) che ha realizzato uno studio per capire quali siano gli ospedali lombardi che rispettano gli standard quantitativi sull'esecuzione di interventi chirurgici di una certa rilevanza.

A contendersi il primi posti, insieme a Legnano, il Policlinico San Donato, i Civili di Brescia, Lecco e Sacco.

Un risultato importante, ma parziale, secondo il direttore Sanitario dell'A.O. legnanese, Massimo Lombardo (nella foto a lato), in quanto «sono diversi settori in cui primeggiamo». Il dirigente Lombardo, infatti, ha spiegato: «Non è la prima volta che nelle classifiche risultiamo tra i migliori ospedali: in particolar modo grazie ai reparti di Cardiochirurgia e Neurochirurgia che sono di alta specializzazione. Per noi questa è solo una conferma. In questo caso gli indici che vengono presi in considerazione sono quelli quantitativi: infatti tra Legnano e Magenta superiamo abbondantemente i 200 interventi per by pass aorto- coronarico».

A tal proposito il primario della Cardiochirurgia, Germano Di Credico, ha voluto sottolineare: «Il bypass aorto-coronarico è l'intervento cardiochirurgico a maggior frequenza di esecuzione ed è per questa ragione che viene chiesto di rispettare standard quantitativi oltre che qualitativi. Dobbiamo tener conto che l'età anagrafica è decisamente aumentata. Questo significa che i pazienti sono sempre più anziani e presentano numerose patologie».

Il primario ha infine voluto ricordare che «il reparto di cardiochirurgia non si distingue solo per bypass: ogni anno effettuiamo più di 700 angioplastiche coronariche e più di 50 Tavi (impianti percutanei della valvola aortica). Per non parlare di casi di patologie ischemiche in pazienti complessi, tecniche di rivascolarizzazione a cuore battente, cardiopatie strutturate e sostituzioni di valvole mitriliche. Sono tutte operazioni che realizziamo per lo più con tecniche mini-invasive». 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2014
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