Obesità grave: aumentano i casi nel Legnanese
Il fenomeno spiegato dal dr. Sarro responsabile del "Centro per la cura dell'obesità e delle malattie metaboliche" dell'ospedale di Legnano...

(g.s.) – Nel Legnanese sono in aumento i casi di grave obesità. Per questa ragione anche l'ospedale cittadino ha deciso di aderire alla campagna "Obesity day", ossia una giornata nazionale di sensibilizzazione.
Il crescente fenomeno è confermato dai dati raccolti dal "Centro per la cura dell'obesità e delle malattie metaboliche" dell'Azienda ospedaliera. Infatti, quest'anno, in soli 6 mesi nel reparto della chirurgia generale di Abbiategrasso, sono stati registrati 10 pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia bariatrica, ossia operazioni per ridurre l’assunzione di cibo tramite la diminuzione della capienza gastrica.
Al banchetto allestito all'entrata del nosocomio cittadino ha presenziato anche il chirurgo dr. Giuliano Sarro responsabile del Centro di cura. «L'obesità è una malattia cronico degenerativa – ha spiegato il medico – caratterizzata da un eccesso di massa grassa nell'organismo, che provoca diverse patologie: cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari e anche tumorali. Stili di vita sbagliati, questioni di natura psicologica e predisposizioni genetiche possono favorire questa patologia».
Il chirurgo ha poi aggiunto: «Il primo caso veramente grave, registrato in ospedale, è stato nel 2006: il paziente pesava 300 chili ed è stato trasportato in ospedale dai Vigili del Fuoco. Poi un crescendo: il 2013 si è concluso con 12 casi gravi e quest'anno, in soli 6 mesi, abbiamo avuto 10 pazienti. I malati sono compresi tra i 34 e i 65 anni con una media di 52 anni. Ma i minori non sono esclusi da questa patologia, anzi».
A fronte di ciò il nosocomio cittadino si sta attrezzando per accogliere questa tipologia di pazienti: «Il reparto di Mediciana ha due stanze attrezzate – ha commentato il medico – e nelle altre strutture dell'azienda ospedaliera vi sono macchinari specifici per effettuare analisi su questi soggetti. Inoltre, non viene tralasciata la parte psicologica che è fondamentale».
È quindi evidente che la salute parte dal piatto: «una corretta alimentazione associata a una leggera attività fisica aiuta a mantenere il corpo in forma. Un aiuto può arrivare dalla buccia di mela che contiene l'acido ursolico molecola che "protegge" dall'obesità aumentando l'accumulo di grasso bruno, detto volgarmente grasso buono, e di massa muscolare».
Infine il dottor Sarro ha ricordato un dato squisitamente tecnico: «Il parametro più semplice per definire il grado di obesità è il calcolo Body Mass index che esprime il rapporto tra il peso espresso in chilogrammi e l'altezza in metri al quadrato ».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.