UN POOL DI MEDICI PER GESTIRE IL “PIEDE DIABETICO”
L'Unità operativa di Chirurgia Vascolare dell'Ospedale di Legnano ha organizzato il congresso sul tema "Gestione multidisciplinare del piede diabetico" con l'obiettivo di creare un team di professionisti per trattare la patologia...
L’Unità operativa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Legnano, diretta dal dottor Piermarco Locati, ha organizzato il congresso a tema “Gestione multidisciplinare del piede diabetico” che si è svolto pochi giorni fa alla residenza sanitaria assistenziale “Angelina e Angelo Pozzoli” di via Resegone a Legnano. Quattro i medici specialisti dell’Azienda Ospedaliera di Legnano intervenuti: oltre al dottor Locati, il dottor Roberto De Giglio, (primario del “Piede diabetico” dell’Ospedale di Abbiategrasso), il dottor Antonino Mazzone, (capodipartimento dell’Area Medica dell’Azienda Ospedaliera legnanese) e il dottor Paolo Viganò (primario delle Malattie Infettive dell’Ospedale di Legnano), accompagnati dall’infermiera esperta in lesioni cutanee Annalisa Moscatelli, referente aziendale Sitra (Servizio infermieristico tecnico riabilitativo aziendale).
Gli specialisti hanno incontrato i medici di base del territorio per condividere con loro indicazioni concrete su come fare diagnosi, fare terapia e controllare l’evoluzione della patologia.
Un incontro importante per mettere in comune i saperi, nell’ottica di quell’integrazione “Ospedale-territorio” che i quattro Ospedali (Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano e Magenta) perseguono da tempo.
Il “piede diabetico” è una patologia in costante aumento. Negli anni l’Azienda Ospedaliera legnanese ha investito risorse per creare un pool multidisciplinare in grado di gestire in maniera completa questa patologia.
Risulta allora fondamentale la comunicazione con i medici di base, i primi a raccogliere i sintomi del malato e riconoscere le caratteristiche del piede diabetico, affinché possano tempestivamente indirizzare il paziente alle cure specialistiche. Sono pazienti che necessitano di controlli adeguati e anche per questo continua nel post-dimissione uno stretto rapporto fra Medicina ospedaliera e territoriale.
Così afferma il dottor Locati: “Il “salvataggio” di un piede o di un arto dipende in gran parte anche dalla tempestività dei trattamenti medici: in caso di “ischemia critica” l’arto deve essere rivascolarizzato tempestivamente così come le lesioni gangrenose devono essere rimosse tempestivamente onde evitare l’estensione della malattia che porterebbe inevitabilmente ad amputazioni maggiori”.
I lavori sono stati aperti dal Direttore Generale Ao Legnano, dottoressa Carla Dotti, dal Direttore Generale Asl Milano 1, dottor Giorgio Scivoletto e dal Presidente dell’Associazione Medici di Legnano, dottor Cornelio Turri.
All’apertura di questo importante tema ha partecipato con la sua attenzione e il suo saluto personale anche l’Assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.