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Piscina di Cerro Maggiore, attivata una mail per gli abbonati

Entro il 31 dicembre 2019 l'attuale gestore della piscina, Nuoto Alto Milanese, lascerà lo stabile

«A malincuore, con molto rammarico e tristezza, abbiamo dovuto pagare 1,7 milioni di euro il 15 ottobre. Questo perchè abbiamo dovuto saldare quello che era il debito nei confronti del Credito Sportivo che non è stato ottemperato dai gestori della piscina. Ho detto rammarico e tristezza perchè penso che quando si parla di utilizzare i soldi dei cittadini per porre rimedio a qualcosa a cui non è stata prestata evidentemente molta attenzione quando è nato il progetto della piscina mi fa molto male». Sono queste le parole che il sindaco di Cerro Maggiore, Nuccia Berra, ha scelto per introdurre la complicata questione legata alla piscina di via Boccaccio e i suoi debiti (che il Comune ha dovuto sanare con soldi pubblici) durante il consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 13.

[pubblicita] INFORMAZIONI PER GLI ABBONATI DELLA PISCINA – Entro il 31 dicembre 2019 l'attuale gestore della piscina, Nuoto Alto Milanese, lascerà lo stabile. Il Comune ha aperto una casella mail con cui fare una ricognizione delle eventuali problematiche relative ai contratti annuali sottoscritti dai fruitori. Gli interessati, quindi, possono scrivere a piscina@cerromaggiore.org per far pervenire all'ente le copie dei contratti già sottoscritti e in scadenza oltre il 31 dicembre.

PROSPETTIVE PER L'IMPIANTO – Nonostante il Comune abbia pagato oltre un milione e mezzo per saldare i debiti di NAM (di cui si era fatto garante) e i relativi interessi, l'ente non è ancora rientrato in possesso del diritto di superficie che NAM aveva ceduto a Monte dei Paschi ed ora è in seno a gruppo Arcobaleno. L'assessore al bilancio Matteo Bocca ha presentato alcune prospettive possibili ad oggi: gruppo Arcobaleno accetta di rilasciare il diritto di superficie ed il Comune indice una nuova gara per un nuovo gestore o procede con l'affidamento temporaneo della gestione; gruppo Arcobaleno non rilascia il diritto di superficie e pertanto il Comune intenterà causa per riottenerlo (e in questo caso la piscina potrebbe rimanere chiusa); il Comune ai sensi del contratto concessorio vanta un credito di circa 160mila euro e pertanto si attiverà (salvo pagamento da parte di NAM) per ottenerli.

BOTTA E RISPOSTA TRA MAGGIORANZA E GRUPPO LAZZATI – «Un'opera di cui mi vanto». Così il consigliere comunale ed ex sindaco Antonio Lazzati in merito alla piscina di via Boccaccio. Secondo l'allora primo cittadino l'impianto, nonostante il pagamento di 1,7 milioni da parte del Comune, rimane positivo. Il perchè, secondo il consigliere, sarebbe nei numeri: il Comune ha pagato 1,7 milioni, ma per un'opera che ne vale oltre 3. Di opinione diametralmente opposta, invece, l'attuale maggioranza: sia l'assessore Bocca che il sindaco Berra hanno infatti ribattuto che l'opera, come da progetto, sarebbe dovuta essere a costo zero per la cittadinanza.

Redazione
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Pubblicato il 14 Novembre 2019
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