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Variante PGT approvata: già fatto?

Discussione scarna, così sono bastate 3 delle 5 sedute previste per l'approvazione - Soltanto la Tosi ha destato maggiormente l'attenzione del consiglio comunale

Letterio Munafò, consigliere di Forza Italia, ha mantenuto la parola. Così, ieri sera, in consiglio comunale si è presentato con diverse confezioni di  mimose che ha omaggiato alle consigliere comunali presenti in aula per la discussione della variante al PGT. Atto galante meritevole dell'applauso di tutta l'assemblea


Alla 1.20 della scorsa notte, il consiglio comunale di Legnano ha approvato la variante al PGT. Sono state sufficienti tre delle cinque previste sedute, complice la quasi assenza di discussione sulle 134 osservazioni avanzate dai cittadini. Come già riferito, soltanto il consigliere Stefano Quaglia (Per Legnano) è intervenuto in ogni blocco di argomenti, sollecitando gli interventi dei tecnici e dell'assessore Ferrè. Unica eccezione, il dibattito sulla Franco Tosi. L'argomento di maggior spessore della variante ha coinvolto maggiormente l'assemblea, con interventi soprattutto di carattere politico.

In numeri, sono state 51 le osservazioni accolte, 32 quelle parzialmente accolte, 51 le respinte.

"Con una variante di PGT approvata poche settimane prima del termine del mandato – così ha commentato proprio Quaglia, paladino della minoranza in queste serate -, la maggioranza dimostra ancor più che non c’è quell’idea di città che tanto conclamava in campagna elettorale. Ciò che la maggioranza chiedeva nel 2011, quando stava all'opposizione, non lo ha attuato! Un PGT stravolto rispetto a quello adottato a ottobre 2016 da una serie di osservazioni genericamente all’insegna del “chiarire”, senza richieste specifiche,  con le quali l’amministrazione ha riscritto interi capitoli delle norme urbanistiche. Un modo di procedere insolito e discutibile. La legge sul consumo di suolo è stata interpretata in modo restrittivo e vincolerà pesantemente le future scelte: dove potremo realizzare nuove aree industriali? Forse in centro nella ex Manifattura?"

"Se avrò l’onore di essere il prossimo sindaco di Legnano – ha concluso Quaglia  – sicuramente uno dei primi atti sarà la variante del PGT, per salvare la città da una bomba urbanistica innescata da un PGT all’insegna del “liberi tutti” nel quale non emerge un’idea di città. E che penalizza la attività economiche e produttive relegando ancor più Legnano al ruolo di periferia metropolitana".

Per l'amministrazione, al contrario, la variante "è stato u ottimo lavoro", per usare la frase del sindaco Centinaio, mentre per l'assessore Ferrè il documento può essere racchiuso in cinque parole: "sogno, vale a dire avere una città smart; regole; diritti che in urbanistica sono concreti e monetari;democrazia, il sistema con si è decisa la distribuzione dei diritti); partecipazione , per un metodo di confronto continuo.

Franco Tosi: l'amministrazione comunale ha ribadito la natura industriale indicata nel 70%, mentre il restante 30% sarà residenziale. Parzialmente accolte le osservazione del commissario Lolli. L'opposizione è stata assai critica nel rilevare l'assenza di idee precise sullo sviluppo delle aree e ha lanciato la tesi di una amministrazione che ha preferito ascoltare i desideri del dr. Lolli, piuttosto che le necessità della città.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Marzo 2017
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