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Elezioni regionali, affluenza in crollo nel Legnanese: alle urne poco più del 40% degli elettori

In quasi tutti i comuni del territorio affluenza al voto in ribasso rispetto alle elezioni regionali del 2018, quando però si votava in un'unica giornata

Generico 13 Feb 2023

Seggu chiusi nel Legnanese dopo la due giorni di votazioni per le elezioni regionali. Dalle urne nelle prossime ore usciranno il nome del nuovo presidente e la composizione del consiglio regionale, ma intanto il primo dato è già arrivato e parla di un’affluenza in crollo verticale, sostanzialmente dimezzata rispetto al 2018, quando però si era votato anche per le politiche.

Le elezioni in Lombardia non prevedono ballottaggi: vincerà il candidato che al primo turno ottiene la maggioranza relativa dei seggi. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne. Quattro i candidati in corsa: il governatore uscente Attilio Fontana per il centrodestra, Pierfrancesco Majorino per il centrosinistra, Mara Ghidorzi per Unione Popolare e Letizia Moratti per il Terzo Polo.

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L’AFFLUENZA

Alle 15, orario di chiusura dei seggi, l’affluenza nel Legnanese si è attestata poco sopra al 40%, una decina di punti percentuali sopra quella registrata alle 23 di domenica 12 febbraio (alle 19 aveva votato il 27% dei potenziali elettori contro il 10% rilevato alle 12). Numeri che ancora una volta parlano di un astensionismo sempre più dilagante, ma comunque in linea con il dato regionale (32,05%) e provinciale (31,78%). In quasi tutti i comuni del territorio il dato sui votanti è stato in ribasso rispetto a quello delle ultime elezioni regionali di cinque anni fa, quando però si votava in un’unica giornata e in contemporanea alle elezioni politiche. Il Comune con l’affluenza più alta, nonché l’unico a superare il 35%, è stato Villa Cortese, mentre la maglia nera è andata a Dairago con il 28%.

COME SI VOTA PER LE ELEZIONI REGIONALI

I seggi in consiglio regionale che verranno assegnati con le elezioni sono 80: uno va di diritto al presidente eletto e uno è riservato al primo perdente tra i candidati alla presidenza, mentre gli altri vengono ripartiti con un sistema proporzionale che garantisce almeno un rappresentante ad ogni provincia. È previsto un premio di maggioranza che varia a seconda che la coalizione vincente superi o meno quota 40% alle urne: sotto tale soglia si aggiudica il 55% dei seggi (44), al di sopra, invece, ne ottiene il 60% (48). La soglia di sbarramento per le liste che corrono in solitaria è del 3%, mentre non sono previste soglie per le liste che sostengono un candidato che supera il 5% dei consensi.

Per votare bisogna presentarsi al seggio di riferimento con tessera elettorale e documento di riconoscimento valido. Ogni elettore può votare per un candidato alla carica di presidente della Regione: il voto non comporta automaticamente l’attribuzione di consensi alla lista o alle liste provinciali collegate. È possibile anche votare per un candidato alla carica di presidente e per una delle liste che lo sostengono tracciando un segno sul relativo contrassegno, oppure optare per il voto disgiunto per un aspirante governatore e per una lista collegata ad un altro candidato tracciando un segno sul simbolo di quest’ultima. L’ultima opzione è il voto solo a sostegno di una lista, che automaticamente viene attribuito anche al candidato presidente collegato.

L’elettore può esprimere anche uno o due voti di preferenza scrivendo i relativi nomi negli appositi spazi: se esprime due preferenze, devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Elezioni regionali: tutto quello che c’è da sapere per il voto

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Febbraio 2023
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