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Decreto semplificazioni e mafie: “Anche a Legnano c’è bisogno di alzare la guardia”

L'appello è della Sinistra Legnano in Comune, in tema di Decreto Semplificazione che aprirebbe la strada a procedure troppo percorribili dalle organizzazioni criminali

Generico 2018

Il Decreto Semplificazioni , sotto la lente critica de La Sinistra – Legnano in Comune, pronta venerdì 8 luglio a ufficializzare la candidatura di Lucia Bertolini alla carica di sindaco a Legnano.

«Il decreto – leggiamo in una nota diffusa in giornata – si presenta come provvedimento contro la crisi economica
e occupazionale arrivata con la pandemia Covid-19. La ricetta è: modificare le regole per accelerare gli investimenti pubblici. Si propone come provvedimento temporaneo, ma c’è da dubitarne. (…) Il presidente dell’Autorità anti-corruzione è già stato chiaro: “Non è togliendo le regole che il sistema funziona meglio”. Ci auguriamo che il Parlamento intervenga a fondo sui punti critici del Decreto, che deve essere ancora approvato».

Il rischio, secondo La Sinistra – è che, in nome dell’efficienza e del rilancio economico, si apra la strada a un “liberi tutti” che mette a rischio la tutela del territorio e dell’ambiente, e che facilita la penetrazione delle organizzazioni criminali: mafie, corruzione, criminalità economica e ambientale, quando invece sarebbe «urgente più che mai, nell’attuale congiuntura economica, rafforzare la vigilanza e il controllo sulla gestione degli appalti. Ma per contrastare i fenomeni mafiosi è necessario anche che la pubblica amministrazione a tutti i livelli, a partire dai Comuni, si doti degli strumenti per farlo: cominciando dalla formazione del personale sulle modalità utilizzate dalle mafie per operare in modo spesso insospettabile, perché “per riconoscere le mafie, prima bisogna conoscerle”».

«Anche nel territorio legnanese la criminalità organizzata opera e prospera da tempo, lo confermano inchieste e processi – la conclusione de La Sinistra Legnano in Comune – . Anche a Legnano c’è perciò bisogno di alzare la guardia: la formazione del personale amministrativo a tutti i livelli su come riconoscerne i segnali nei procedimenti di cui si occupa e la promozione di una cultura della legalità tra i cittadini spesso inconsapevoli potrebbero essere un buon inizio».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Luglio 2020
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