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Arredi scolastici, l’assessore Zambon risponde a Cambiamo Canegrate

L'esponente di giunta difende la scelta: corretta dal punto di vista formale e necessaria per la scuola

La questione arredi scolastici scalda il dibattito politico di Canegrate. E sul "ring" dialettico sale anche l'assessore alla pubblica istruzione Edoardo Zambon. In una lunga riflessione affidata ai social media l'esponente della giunta ribatte alla lista civica di opposizione Cambiamo Canegrate.

Il primo punto toccato è quello della correttezza formale della delibera per l'acquisto degli arredi approvata dalla maggioranza. Correttezza assente secondo la lista di minoranza, ma esistente secondo Zambon. «Il Comune i banchi li acquista su indicazione della scuola – spiega l'assessore -; è la scuola che decide quanti, di quale modello e per chi. Il consigliere Conti, che è anche nel consiglio d’Istituto, queste cose le sa bene. Il processo è regolato fino al 31 dicembre 2018 da un Protocollo d’intesa: la scuola deve fare la richiesta entro il 30 aprile, il Comune procede all’acquisto “previa ricognizione del reale fabbisogno di rinnovo arredi e tenuto conto delle risorse disponibili”. Con queste regole e secondo priorità stabilite dalla scuola, nel 2016 è stato completato il rinnovo dei banchi della scuola elementare, nel 2017 sono state acquistate le sedie per l’auditorium della primaria. La scuola quest’anno ha fatto la richiesta (111 banchi e relative sedie per la media) non entro il 30 aprile, termine massimo previsto, ma il 6 luglio! Tutto ciò ha complicato le fasi successive, sia nella tempistica sia per il reperimento dei fondi, nel frattempo già impegnati su urgenze improrogabili. Il Comune però ha riconosciuto l’urgenza (sì) del problema e il 12 luglio ha risposto che i banchi sarebbero stati consegnati nella prima data utile ovvero il 2 novembre, in coincidenza con il ponte di Ognissanti per non interferire con le attività didattiche. Così poi è accaduto, puntualmente».

«Una Pubblica Amministrazione non può procedere a un ordine se il suo importo non è finanziato. Abbiamo reperito i fondi grazie ad alcune economie in altri settori, scegliendo di non ricorrere all’avanzo di amministrazione, come si era ritenuto invece di fare sino a settembre – prosegue Zambon -. Cambiando la fonte di finanziamento si è resa necessaria la variazione di bilancio: una variazione urgente, visto che l’ordine, indirizzato a un distributore nazionale (scelto dalla scuola) aveva tempi di consegna intorno ai due mesi. Ecco perché si è fatto ricorso a una delibera di giunta urgente con i poteri del consiglio comunale: se avessimo atteso i tempi del Consiglio Comunale i banchi sarebbero arrivati nel gennaio 2019! Questa è urgenza. Va detto inoltre che, per ovviare alla penuria di arredi, la scuola aveva spostato dei banchi nelle aule di classe dalle aule speciali, riducendo l’uso di quest’ultime. Questo accresceva l’urgenza. Il consigliere Manzalini, che insegna proprio alla scuola media, questi fatti dovrebbe conoscerli».

L'assessore Zambon, infine, chiarisce che i nuovi banchi sono stati posizionati in tutte le classi prime della scuola secondaria di primo grado, secondo un ciclo di regolare aggiornamento degli arredi della scuola.

Redazione
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Pubblicato il 17 Novembre 2018
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