Rho, Casapound in piazza, antifascisti: “Via dalla nostra città”
Particolarmente grave, secondo il gruppo, l'aver concesso a CasaPound uno spazio pubblico

CasaPound organizza un banchetto in piazza San Vittore per raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni regionali 2018. Il suo candidato alla carica di governatore, annunciato oggi (giovedì 18) è Angela De Rosa, 44 anni, già consigliera comunale e assessore a Novate Milanese.
La notizia non piace alle forze locali che si definiscono antifasciste: A.N.P.I Pero, A.N.P.I Lainate, ARCIcheDonne Rho, Fronte Popolare Milano, Rifondazione comunista Rho e Pero, SGB Sindacato di Base, Slai Cobas Alfa Romeo e Sos Fornace. Da tutti loro parte un coro unanime: «A Rho CasaPound non passerà. Non vogliamo i neofascisti nella nostra città». Particolarmente grave, secondo queste forze, è l’aver permesso una raccolta firme su suolo pubblico.
«Deprecabile e meschino è l’atteggiamento delle Istituzioni che autorizzano i fascisti ad occupare gli spazi pubblici – commentano dal gruppo -. Evidentemente CasaPound gode di coperture politiche insospettabili in Prefettura, in Questura e nell’attuale partito di Governo nazionale e cittadino. Il PD deve vergognarsi. Il Sindaco Romano ha commemorato i giovani partigiani rhodensi uccisi dalla milizia fascista nel 1944 esaltando “il loro coraggio e le loro forti convinzioni ed ideali di giustizia e libertà che li hanno spinti al sacrificio estremo della loro vita”. Oggi il Sindaco autorizza i neo-fascisti a manifestare idee aberranti sul nostro suolo disprezzando così la morte dei nostri giovani partigiani. E mentre le Istituzioni appoggiano i fascisti, le nostre associazioni e organizzazioni politiche sono senza spazi dove svolgere attività democratiche e utili alla collettività e vengono attaccati spazi autogestiti storici nel territorio come la Fornace che è costantemente sotto la minaccia di sgombero. Ostacolare politicamente e fisicamente questa deriva reazionaria è nostro dovere! Per questo rivolgiamo un appello a tutti i cittadini, partiti, sindacati, associazioni e movimenti del territorio: non accettiamo provocazioni e non abbassiamo la nostra guardia antifascista».
«CasaPound – continuano dal gruppo – è una realtà politica che nasconde, dietro la facciata di avanguardia della nuova destra, la propria identità neo-fascista. Le sue azioni squadriste ai danni di migranti, omosessuali, studenti e militanti di sinistra sono sempre più frequenti; propaganda l’esclusione come modo dello stare insieme, la gerarchia e il comando come mezzi per imporla, la violenza come prassi politica. I fascisti vanno fermati e cacciati subito, senza concedere loro alcuna possibilità di reazione».
Posizione simile rispetto alla necessità di rigettare il fascismo, ma opposta riguardo alla letture delle vicende rhodensi quella di Sinistra Italiana Rho. «Sinistra Italiana Rho appoggia convintamente il presidio antifascista organizzato dalla Fornace nonostante non ne condivida minimamente il comunicato, che riteniamo strumentale e basato su preconcetti che nulla hanno a che vedere nè con la realtà e nè con l’antifascismo – ha scritto il partito, tramite facebook -. L’antifascismo è un valore alto che dovrebbe unire tutte le forze democratiche, mentre il comunicato della Fornace utilizza la raccolta firme dei fascisti di CasaPound per attaccare la giunta, oltre che per palesare farneticanti teorie complottiste. Ci dissociamo totalmente dal comunicato della Fornace, ma ciò non ci impedirà di manifestare il nostro dissenso al banchetto organizzato dai fascisti di CasaPound a Rho e che mai ci impedirà di mobilitarci in qualunque forma ed in qualunque luogo dovessimo riconoscere forme di fascismo».
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