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Sindaco e presidente del consiglio alle minoranze: “Attacco pretestuoso”

Cattaneo e Vignati rispondono alle critiche per aver convocato il consiglio nell'unica data difficoltosa per l'opposizione: "C'erano scadenze da rispettare"...

L'urgenza della convocazione del consiglio comunale per venerdì 20 c'era. E la maggioranza elenca punto per punto quali scadenze la rendevano necessaria dopo le polemiche sollevate in consiglio comunale dalla minoranza, proprio perchè venerdì risultava essere l'unica data problematica per le opposizioni.

I motivi sono messi nero su bianco nella lettera di convocazione destinata ai consiglieri comunali: «C’è urgenza di approvare la variazione di bilancio da cui dipendono in primis le  procedure per l’affidamento dei lavori per la sistemazione dell’auditorium – si legge nella lettera –; c'è urgenza di approvare il contratto di servizio con il CSBNO perché l'ufficio  cultura, insieme al consorzio, possa attivare tutte le procedure per l'organizzazione  degli eventi dei prossimi mesi. Non era possibile trovare una data nella settimana successiva per la concomitanza di altri impegni (anche istituzionali) e perché occorre anche rispettare il personale comunale impegnato sabato e domenica nell'organizzazione di tutto quanto concerne il referendum di Regione Lombardia. Andare oltre la prossima settimana avrebbe comportato poi altri problemi conseguenti la mancata approvazione del bilancio consolidato (impossibilità di procedere a qualsiasi tipo di assunzioni). Si tiene in grande conto la presenza dei capigruppo delle opposizioni, ma la maggioranza è anche responsabile dell'approvazione dei punti all'odg e della presenza del numero legale».

Proprio quest'ultima frase aveva infiammato le opposizioni, che nell'ultima riunione del parlamento cittadino l'avevano letta come un modo per sminuire il loro ruolo. «Riteniamo l'atteggiamento adottato da questa amministrazione e in particolare dalla presidente del consiglio comunale inappropiato e sicuramente lontano dal senso istituzionale che dovrebbe essere proprio di una amministrazione comunale» aveva affermato in seduta Gianluca Crugnola (Noi X Rescaldina) a nome di tutte le minoranze.

«Giudicare l’atteggiamento dell’amministrazione Cattaneo e in particolare della Presidente del consiglio comunale inappropriato e lontano dal senso istituzionale appare alla luce dei fatti pretestuoso ribattono il sindaco Michele Cattaneo e la presidente del consiglio Maria Carla Vignati -. Piuttosto,l’astensione al voto degli stessi capigruppo di minoranza, risulta poco rispettosa dei cittadini che essi rappresentano».

Redazione
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Pubblicato il 24 Ottobre 2017
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