A Nerviano non sarà possibile accedere alla misura nidi gratis di Regione Lombardia per l'anno scolastico 2017 – 2018. La causa va ricercata nell'aumento delle tariffe previsto dal Comune e suggerito dalle linee di indirizzo del Piano di Zona del Legnanese. Come recita il bando di Regione Lombardia pubblicato il 19 giugno, la misura nidi gratis è disponibile «precisato che i Comuni con asili nido / micronidi comunali, che non si siano dotati di regolamento con tariffe differenziate in base all'ISEE, prima di aderire alla misura, e comunque non oltre il 30 settembre 2017, devono necessariamente adottare il regolamento con tariffe per i servizi per la prima infanzia differenziate su base ISEE in coerenza con le tariffe applicate nell'ambito territoriale del Piano di zona».

La questione ha fatto saltare sul carro di guerra le minoranze, che insieme hanno presentato una mozione alla maggioranza per trovare una soluzione alla vicenda. «Su 60 bambini che usufruiscono dei nidi, sono 16 quelli che utilizzavano l'agevolazione dei nidi gratis. Stiamo parlando del 27%.Sono dati importanti – ha sottolineanto la consigliera Arianna Codari (Gente per Nerviano), prima firmataria della mozione –. Mandare i propri figli al nido non è solamente una scelta educativa, ma anche un obbligo per quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano».

Nessuna possibilità è stata lasciata dall'assessore all'istruzione Sergio Girotti. «Regione Lombardia nel suo bando per i nidi gratis chiede ai Comuni di adottare le tariffe suggerite dal Piano di Zona – ha spiegato l'assessore -. Quindi se Nerviano lo fa è fuori dai nidi gratis, se Nerviano non lo fa è fuori ugualmente». L'aumento delle tariffe dell'asilo nido, infatti, rientra tra le linee guida suggerite dal Piano di Zona del Legnanese, che aveva chiesto ai suoi Comuni un'armonizzazione dei costi. Per l'anno 2018 – 2019, invece, Nerviano dovrebbe tornare a poter godere del bonus.

La risposta, però, non è piaciuta all'opposizione. Daniele Cozzi, Nerviano in Comune, ha sostenuto di avere «grosse perplessità su come è stata gestita la questione. Il tavolo tecnico del Piano di Zona dà delle linee di indirizzo. Sta poi alla politica scegliere come agire. Un'idea sarebbe stata quella di spalmare gli aumenti richiesti sui restanti 4 anni del vostro mandato». Sulla stessa scia si è inserita Daniela Colombo, Tutti per Nerviano: «l'indirizzo del Piano di Zona prevede una discrezionalità totale del Comune di Nerviano di adottare tali linee guida o no. La questione è stata trattata con una superficialità disarmante. Si parla di vicinanza alle famiglie in difficoltà e poi si agisce così». Amareggiata anche Edi Camillo, Movimento 5 Stelle: «Il tavolo politico è stato messo davanti alla necessità delle persone. I cittadini sono passati in secondo piano».

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