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Expo non paga: aziende creditrici in Regione

In audizione al Pirellone 5 aziende che vantano crediti complessivi vicini ai 2,5 milioni di euro...

Fare chiarezza sul meccanismo di appalti e subappalti e coinvolgere la Giunta regionale nella ricerca di una soluzione: è quanto chiedono i consiglieri regionali Carolina Toia e Marco Tizzoni (Gruppo “Maroni Presidente”), dopo l’audizione di oggi nella Commissione Attività produttive e Occupazione di Regione Lombardia delle aziende che hanno eseguito lavori all’interno del sito di Expo 2015 ma non sono state ancora pagate.

«Abbiamo incontrato i rappresentanti di cinque aziende, quasi tutte di Rho e dintorni, che vantano crediti complessivi vicini ai 2,5 milioni di euro – spiega Marco Tizzoni, promotore dell’audizione –. Ci hanno fornito documenti che studieremo per capire meglio il meccanismo dei subappalti che alcune piccole e medie imprese del territorio avevano sottoscritto nei confronti delle società appaltatrici per la realizzazione di alcune strutture all’interno del sito espositivo. Quel che è certo è che queste imprese hanno compiuto i lavori, per gli importi fissati dai contratti, ma non hanno ancora ricevuto il pagamento, nonostante non vi sia stata alcuna contestazione in merito all’esecuzione dei lavori. E non stiamo parlando di padiglioni destinati ad essere abbattuti dopo il termine di Expo – precisa Tizzoni – ma di opere che resteranno nel tempo, come l’Open Theatre».

Al termine dell’audizione, è stato deciso di inviare una lettera al presidente Roberto Maroni, agli assessori Francesca Brianza (Post Expo) e Mauro Parolini (Sviluppo economico), all’ex commissario di Expo Giuseppe Sala e al liquidatore della società nominato da Regione Lombardia, Domenico Ajello, per sollecitare una soluzione alla vicenda dei pagamenti in sospeso alle imprese costruttrici.

«È paradossale che una società come Expo, con il successo planetario che ha riscosso la manifestazione, mettendo al centro del mondo Milano, la Lombardia e l’intero Paese, non paghi le imprese che hanno contribuito a tutto questo – rincara Carolina Toia –. Da parte mia, esprimo la vicinanza mia personale e dell’Istituzione cui appartengo agli imprenditori, artefici di quel successo e instancabili promotori di sviluppo sul territorio. Siamo al loro fianco, come dimostra l’audizione di oggi. Mi auguro – conclude Toia – che la lettera che sarà inviata rappresenti un ulteriore passo per fare chiarezza sulla vicenda e risolverla, dopo che nelle scorse settimane si è già riusciti a soddisfare i primi creditori».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Marzo 2016
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