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MARONI E LA LEGA: NOI, GENTE PULITA, A SOSTEGNO DI UN SINDACO ONESTO

Maroni porta in piazza 350 persone per l'incontro a sostegno di Fratus - "Noi, gente seria - afferma il leader leghista - e queste elezioni saranno per noi un punto di ripartenza"...

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Trovandoci in campagna elettorale, la domanda nasceva spontanea: il comizio di Roberto Maroni avrebbe fatto lo stesso “pienone” di quello di Beppe Grillo, tenutosi nella stessa piazza non più di dieci giorni fa? La risposta è no: 350, infatti, le persone che si sono date appuntamento ieri sera per accogliere il coordinatore della Lega Nord (nel pomeriggio, a Magenta, sembra che non ce ne fossero più di 200). In 1500 unità era stato invece indicato il pubblico convenuto per il comico-politico. Paragone improprio, certamente, ma che offre comunque un'idea di come la politica sia vissuta anche in una cittadina di provincia come la nostra.

Sul palco, prima di Maroni, si sono avvicendati al microfono il segretario provinciale Stefano Candiani, il candidato sindaco Gianbattista Fratus e il senatore Massimo Garavaglia.

Quando il leader leghista inizia a parlare, andando subito alla carica del “governo Monti-Dracula” e rivendicando la propria “padanità”, la platea si scalda: “Questo è il governo delle tasse, è riuscito ad aumentare la spesa pubblica nonostante le decine di miliardi spremute ai cittadini, soprattutto quelli padani. Neppure il governo De Mita, il più centralista e meridionalista che si sia mai visto, era riuscito a fare un’aggressione così forte al sistema delle autonomie”.

Affronta poi la delicata questione degli scandali che hanno recentemente toccato il movimento: “Abbiamo reagito seriamente riguardo a una questione che ci ha ferito, ossia la scoperta che qualcuno dentro la Lega non si comportava propriamente da leghista. Ci siamo assunti le nostre responsabilità e, a differenza degli altri partiti, abbiamo reagito espellendo queste persone dal Carroccio, senza guardare in faccia nessuno. Noi siamo gente onesta, come lo sono i nostri sindaci”.

Fa leva quindi sui punti cardine del programma leghista: “Siamo a Roma e a Bruxelles per realizzare il progetto federalista: più fondi e più risorse ai Comuni. Siamo stanchi di vedere nel calderone romano i soldi messi da parte dai sindaci virtuosi. Altro attentato è l’IMU, su cui peraltro si è determinata la rottura dell’alleanza con il PdL: nel 2008 avevamo preso con i cittadini l’impegno di cancellare l’Ici sulla prima casa e così è stato; e ancora oggi ribadiamo che non vogliamo su di essa alcuna imposta”.

E conclude con un appello: “Dobbiamo tornare alla Lega delle origini, dobbiamo tornare a quei valori. È necessario investire nei giovani e nell’azione sul territorio, e da qui mandare un segnale forte a Roma. Queste elezioni amministrative sono un punto di ripartenza fondamentale”.

Giorgia Wizemann

Immagini di Luigi Frigo

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Pubblicato il 27 Aprile 2012
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