Terzo momento di confronto tra i candidati sindaco di Legnano. Questa volta, è stata la sede delle Acli di Legnano ad accogliere la Tribuna elettorale, con i candidati impegnati a spiegare i propri programmi e a rispondere alle domande del pubblico

Nulla di così rilevante da segnalare se non la ormai conosciuta capacità istrionica di presentarsi da parte del "grillino" Daniele Berti; la professionalità  e le maggiori conoscenze di chi frequenta già il Palazzo, da maggioranza o da minoranza, come l'attuale sindaco Lorenzo Vitali, il vice sindaco Gianbattista Fratus, il consigliere d'opposizione Giuseppe Marazzini; la voglia di abbandonarsi a qualche sogno nel cassetto (ma la politica è anche questo…) come a volte notiamo in Alberto Centinaio e Gianfranco Tripodi.

Spiegato in cinque minuti a testa il rispettivo programma, ecco poi le domande dei presenti (in massima parte addetti ai lavori) sui temi del trasporto pubblico, della comunicazione, della cultura, della viabilità. Ma sono stati gli interventi sulla nuova destinazione dell'area su cui sorge il vecchio ospedale e su cosa è successo al bosco Ronchi a vivacizzare maggiormente la serata. In alcuni casi è sembrato quasi che si volesse fare più un processo all'attuale amministrazione e alle sue scelte, piuttosto che conoscere davvero le intenzioni della Legnano che verrà.

E la domanda più interessante, forse, è arrivata quando, alle 23.15, Berti sollecitava di nuovo tutti alla buonanotte, considerati i tanti impegni che i nostri politici avranno da questa mattina (registrazione in Rai di un dibattito che andrà in onda nel pomeriggio) a venerdì prossimo quando è in programma l'ennesimo confronto con il pubblico. Una giovane mamma chiedeva, infatti, se mai esisterà in città un posto dove genitori e bimbi in tenera età possano ritrovarsi per momenti da vivere come una grande comunità.

Questa sera, le tribune elettorali legnanesi proseguiranno al rione Canazza.

marco tajé