CORSE A PELO: FANTINI IN FORMA, CAVALLI DA RIVEDERE
Stanno bene Bartoletti e Pes, dopo la brutta caduta a Fucecchio - Prossimo appuntamento, domenica 14, ad Asti...
Bartoletti, con la giubba gialla, e Pes, seminascosto da un cavallo, a terra dopo la brutta caduta (immagine da La Nazione – Siena)
Tanta paura ma, fortunatamente, stanno bene Jonatan Bartoletti e Dino Pes, i due fantini caduti ieri nelle corse di Fucecchio. Il primo è già tornato a casa (tuttavia potrà montare solo tra qualche giorno), il secondo è ancora all'ospedale di Empoli e dovrebbe essere dimesso in serata. Per entrambi, all'inizio, si era temuto un brutto infortunio, poi sono state riscontrate solo una brutta botta e tanto spavento.
Sul piano tecnico, fanno parlare le vittorie, nelle corse organizzate dal Collegio dei capitani e delle contrade, presente in massa insieme ad almeno un centinaio di contradaioli legnanesi, di Giovanni Atzeni (a lungo a colloquio con la reggenza di S.Bernardino a parlare solo di cavalli?) e di Valter Pusceddu.
Con loro, tutti gli altri fantini, protagonisti della riunione, sono apparsi già in buona forma. Difficile giudicare il grado di preparazione dei cavalli.
Dalle corse di Asti di domenica 14 aprile, forse, potremo avere qualche indicazione migliore.
Servizio e galleria fotografica di Alessandra Faiella
Le corse di Fucecchio, per quanto ci viene raccontato anche da Siena, hanno dato dimostrazione a tutto l'ambiente nazionale, della forza, della passione, delle potenzialità del movimento legnanese. Tutti meravigliati della consistente affuenza di dirigenze, commissioni corse, contradaioli nella Buca d'Andrea. Nessuno, insomma, presente in massa come noi. Una presenza particolarmente attiva, non solo da semplice spettatori.
Se tecnicamente, le due batterie non hanno detto molto, la riunione ha avuto una importanza rilevante nei rapporti tra capitani e fantini. Incontrarsi sul campo è fondamentale. Una cosa è ragionare seduti in maniero, un'altra dialogare, confrontarsi accanto a un van posteggiato a bordo pista, prima o dopo una corsa. Insomma, una Pasquetta interessante, quella vissuta ieri dalle nostre contrade.
Restano sempre validi, tuttavia, alcuni interrogativi attorno all'iniziativa organizzata dal Collegio. In una lettera giunta in redazione, alcune considerazioni che ci trovano d'accordo: "Fucecchio – ci scrive un gruppo di contradaioli – è una ulteriore provocazione riconducibile al senso di disgregazione generale dei valori e delle tradizioni che il nostro Palio sta vivendo da almeno un decennio. Purtroppo il Palio percepito e praticato da tanti, giovani e meno giovani, è questo e non dobbiamo quindi meravigliarci se la data di una corsa, la fuga di una notizia o la istituzione di un Comitato possano provocare le fibrillazioni cui abbiamo assistito. Il dramma è che chi dovrebbe gestire ed indirizzare il movimento paliesco queste cose non le ha capite e sembra proprio vivere in un altro mondo. (…) Non sappiamo se ci sarà qualcuno che potrà o vorrà prendere qualche iniziativa, ma sappiamo per certo che sarebbe il momento di fare qualcosa, prima che sia troppo tardi".
marco tajé
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