LEGNARELLO: PRESENTATO IL VELO DELLA CASTELLANA
Il prezioso manufatti sarà la novità principale della sfilata giallorossa al Palio di domenica...
Si è svolta ieri sera, al Battistero della Chiesa del Redentore a Legnano, la presentazione ufficiale ai contradaioli del nuovo velo della Castellana di Legnarello.
A fare gli onori di casa il Gran Priore, Pierantonio Ferrario, il Capitano Paolo Cristiani, la Castellana Michela Sala e la Gran Dama Clara Casati Colombo.
“Siamo felici di poter presentarvi questo nuovo velo – ha detto il Gran Priore Pierantonio Ferrario ad un folto gruppo di contradaioli – un velo che dimostra la bravura delle nostre Dame dei Costumi e della passione che muove le nostre signore non solo per la crescita della Nostra Contrada, ma per la crescita del Palio tutto”.
Un gruppo di oltre sessanta persone, tra le quali si potevano riconoscere molte castellane non reggenti della contrada Giallo-Rossa, erano presenti anche diversi rappresentanti di altre contrade come San Magno, Sant’Ambrogio e La Flora. Presenza notata ed apprezzata dalla Reggenza che dimostra come i Costumi del Palio siano sempre e comunque motivo di aggregazione.
L'opera, realizzata grazie all'apporto del Dott. Alessio Francesco Palmieri-Marinoni risulta essere unica nel mondo del Palio e di valore inestimabile.
La ricostruzione del disegno è opera della disegnatrice e costumista Morena Sinisi mentre la giovane contradaiola Francesca Bottin ha riportato il complesso disegno sul telo di lino.
Il ricamo è stato interamente eseguito a mano dalla dama di contrada Maria Angela Palmieri-Marinoni, la quale ha ricevuto il plauso di tutta la Contrada Legnarello.
Il velo, in lino color panna, della lunghezza di 3,80 m alto 80 cm, è la riproduzione filologica del cosiddetto "Velo di Sant'Evaldo" (in tedesco "Leinenstickerei der heiligen Ewalde"), conservato presso la chiesa di San Cuniberto di Colonia, datato fine del XII secolo.
Si tratta dell'unica riproduzione filologica di un velo del XII secolo, documentato e, purtroppo, oggi non più esistente, in quanto il prezioso documento è stato distrutto durante i bombardamenti del 1943.
Il velo, interamente ricamato in filo ritorto d'oro, filo di seta color bordeaux e filo di lana color champagne, è costituito da tre tableaux: nel tableau centrale possiamo ammirare un pavé di croci bizantine incorniciate da girali fioriti e cunei mentre i due tableau laterali riportano scene cristologiche e cosmologiche.
Nel primo riquadro possiamo riconoscere, all'interno di una mandorla, la figura del Sole e della Luna, circondati, all'interno di 12 tondi, dai segni zodiacali. Il riquadro è incorniciato da girali costituiti da doppi serpenti; al centro di ciascun girale si possono ammirare coppie di aquile affrontate. Nel secondo tableau troviamo Cristo in trono, iscritto in una mandorla. Sopra di esso troviamo le lettere "A" e "Ω",mentre ai suoi piedi troviamo le figure di Nettuno e Minerva. La mandorla è racchiusa in un doppio giro di tondi entro i quali troviamo segni zodiacali, gli elementi e profeti. Cornice del tableau è una scritta latina.
Curiosità: per realizzare il velo ci sono volute 610 ore di lavoro e 400 m di filo d'oro ritorto, 200 m di filo di seta bordeaux e 700 m di filo di lana champagne.
alessandra faiella
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