“Mi mancava vedere la contrada dal vivo”: La Flora porta il Palio di Legnano alla RSA Mater Orphanorum
La storia della contrada e del Palio è stata così raccontata attraverso la voce dei reggenti, la proiezione di due video esplicativi e la presenza di due coppie di dame e cavalieri in abiti storici
Il Natale, per molti, è sinonimo di famiglia e di incontri. È il tempo in cui si stringono legami, anche con chi ci è vicino nel cuore e nel pensiero, ma ha bisogno di un abbraccio in più per sentirsi ricordato. Da questo sentimento è nata l’iniziativa della contrada sovrana La Flora, che ha accolto con entusiasmo l’idea della consigliera e castellana non reggente Laura Pozzobon: portare il Palio alla RSA Mater Orphanorum, per regalare un momento di vita di contrada, di colore e di emozione a chi da tempo non può più viverlo di persona.
Così il capitano Alessio Marinoni, la castellana Ersilia Nicoletta, la gran dama Fabiana Monticelli, lo scudiero Andrea Gorletta, il gonfaloniere Fabio Guzzetti e il jack Riccardo Aloisi, in rappresentanza di tutta la contrada, accompagnati da una delegazione di sfilanti e contradaioli, hanno attraversato con delicatezza e attenzione i corridoi e le stanze di chi convive con la fragilità della malattia o con il peso degli anni. Un incontro fatto di sorrisi, sguardi e racconti, nel rispetto dei tempi e dei bisogni di ogni ospite.
Il desiderio della contrada è stato chiaro fin dall’inizio: permettere ai degenti della RSA Mater Orphanorum di rivivere, anche solo per un giorno, le emozioni del Palio e della sfilata che oggi non possono più vedere dal vivo. La storia della contrada e del Palio è stata così raccontata attraverso la voce dei reggenti, la proiezione di due video esplicativi e la presenza di due coppie di dame e cavalieri in abiti storici, insieme a un armato, in rappresentanza del tema di sfilata della contrada.
I giovani sfilanti, i contradaioli e i reggenti hanno poi girato tra carrozzine e sedie, fermandosi a chiacchierare con gli anziani, dimostrando che la contrada esiste ovunque ci sia un contradaiolo. “È stato emozionante quando una signora ci ha raccontato del suo passato da sarta e ha accarezzato con commozione i vestiti degli sfilanti, complimentandosi per i ricami: credo di avere visto nei suoi occhi il senso profondo di tutta l’uscita”, ha raccontato la castellana Ersilia Nicoletta.

Altri ospiti della RSA hanno espresso una gioia autentica nel poter “rivedere” il Palio dal vivo, condividendo ricordi di quando erano loro a sfilare per le vie della città o a indossare con orgoglio i colori della propria contrada. Prima di lasciare le stanze della struttura, i reggenti hanno voluto omaggiare tutti con le palline di Natale della contrada, un piccolo gesto carico di significato.
Un momento intenso ed emozionante, che ha rinnovato il valore più profondo del Palio: portare vita e colore in ogni angolo della città, anche in quelli talvolta dimenticati. Luoghi che, proprio a Natale, quando le lucine sfavillanti brillano sui balconi, hanno bisogno di chi sappia accendere ricordi e trasmettere la passione della vita di contrada a chi la custodisce nel cuore e sogna di viverla ancora.










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