Le radici del Palio di Legnano rivivono con l’investitura della reggenza di San Domenico
Nessun cambiamento per San Domenico che riabbraccia la sua reggenza durante la cerimonia di investitura religiosa presieduta da don Paolo Torti

I colori biancoverdi sono tornati a splendere nella chiesa di San Domenico per la cerimonia d’investitura religiosa della omonima reggenza. L’evento segna l’inizio del nuovo anno paliesco e riempie già i cuori biancoverdi di gioia in vista dell’ultima domenica di maggio 2026. Presenti come da tradizione alla cerimonia celebrata da don Paolo Torti, sacerdote residente in parrocchia, le autorità del Palio e le reggenze delle altre sette contrade.
Al termine della omelia don Paolo Torti ha lasciato ai fedeli una riflessione riguardo le tradizioni e ciò che spinge le contrade a mantenere vivo il Palio. Domande che forse un legnanese appassionato dà per scontate ma per chi arriva da fuori città non è così. «Mi trovo qui in mezzo a voi – ha detto don Paolo Torti – con questa storia che ha una visibilità molto forte. Vi lascio con alcune domande, le domande di una persona che arriva, vede e vuole capire: perché lo fate? Perché tanto sacrificio? La ragione dev’essere molto forte. Dove affondano le radici di questa tradizione? Le radici sono da riscoprire attraverso la storia ma c’è qualcosa di particolare che rende vivo tutto questo e siete voi che lo dovete raccontare».
San Domenico riabbraccia la “sua” reggenza
Nessun cambiamento per la contrada San Domenico che riconferma Roberta Pinciroli nel ruolo di gran priore, Alessandro Furlan come capitano e Stefania La Rocca nelle vesti di castellana. Riconfermati nel ruolo la gran dama Alessandra Foglia, lo scudiero Lorenzo Saporiti e il gonfaloniere Simone Rolla. Subito dopo la presentazione della reggenza, la contrada ha nominato ufficialmente i priori di contrada, le nuove damigelle e i cavalieri.
Il prossimo appuntamento paliesco si terrà domani, domenica 21 settembre, alla pista di via Novara a Legnano per le corse di addestramento organizzate dal Collegio dei Capitani e delle Contrade.
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