Castello di Legnano, vent’anni fa la riapertura al pubblico e al Collegio dei capitani e delle contrade
Era il Primo Maggio del 2005 quando lo storico maniero venne restituito alla città e divenne sede del "Collegio". Una festa con la messa sul Carroccio e una sfilata per le vie della città

Dopo alcuni tentativi sparsi tra il 1970 e i primi anni Duemila, tra cui la cavalcata dei capitani di contrada da Milano a Legnano, il castello visconteo di Legnano è stato riaperto al pubblico e al mondo del Palio il 1° maggio 2005, vent’anni fa. Un lavoro svolto in sintonia tra amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Cozzi, e il Collegio dei capitani e delle contrade con Virginio Poretti gran maestro (Galleria fotografica dalla rivista Il Carroccio, maggio 2005).
La cerimonia si svolse in due fasi: al mattino, messa sul Carroccio celebrata da mons. Carlo Galli, all’interno del maniero; al pomeriggio filata storica con partenza da piazza Monumento e arrivo al castello: «Il Palio ha trovato la sua degna sede», dichiarava così il gran maestro Poretti poco prima del taglio inaugurale del nastro della sede del Cenobio; mentre il supremo magistrato Maurizio Cozzi, insignito del Collare d’onore del Collegio, esprimeva la soddisfazione propria e del Comune per gli interventi realizzati: «E che non si fermano qui. Prossima tappa – annunciava Cozzi – sarà l’ala nord-ovest con una copertura adeguata e nella quale troverà posto il trittico di Previati, dedicato alla battaglia di Legnano. capitani e i rappresentanti delle contrade. Tocca anche al Collegio, adesso, far vivere questo patrimonio che tanti sacrifici è costato a Legnano e nel cui recupero l’Amministrazione ha creduto. Sono certo che, ancora una volta, il mondo del Palio ci riuscirà».
La riapertura del castello avveniva nel 50° di fondazione del “Collegio”. Ragione per cui Virginio Poretti ricordava come «questo compleanno che festeggiamo deve essere motivo d’orgoglio per la nostra associazione. Il mezzo secolo di vita non pesa assolutamente sul comportamento del Collegio sia all’interno, sia nei rapporti esterni. Anzi, tutti noi ci sentiamo più che mai attivi, motivati, appassionati, desiderosi di sorprendere per vivacità e fantasia, come se facessimo parte di un sodalizio appena nato e quindi fortemente deciso a mettersi in bella evidenza. In tanti anni, insomma, il fervore che animava i nostri padri non si è attenuato, piuttosto si è rinvigorito ancor più e questa edizione del palio, nella suggestiva cornice del castello, lo dimostra ampiamente».
L’ala riaperta per prima nel 2005 era quella situata a sud-ovest, suddivisa su due piani. Questa parte del castello aveva avuto diverse destinazioni d’uso. Spazi per il Collegio, con il Cenobio, un museo degli abiti del palio, una zona destinata a pinacoteca con opere di diversi autori. In corso, all’epoca, lavori riguardanti l’alloggio del custode e la sistemazione a giardino dell’ampio cortile. Ancora da restaurare, invece, l’intera ala nord-ovest e le parti a sud-est. Quest’ultime ancora oggi lasciate come allora.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.