SAN MARTINO – Il giorno del dopo Palio racconta la notte insonne di una contrada, S.Martino, tornata alla Vittoria dopo 13 anni e di un capitano, Antonio De Pascali, che festeggia la prima soddisfazione dopo sei anni di delusioni. Nel video sopra, realizzato da Giancarlo De Angeli in piazza S.Magno poche ore dopo il successo, il suo sfogo e, perchè no, la battuta finale che ci coinvolge direttamente… ahinoi!

In mezzo alla festa, immancabile, la visita al Guerriero e la sua… vestizione. Da oggi, quindi, ecco l'Albertone che indossa i colori biancoblu di via dei Mille. Arruolato!

Mercoledì prossimo, in Comune, nella conferenza stampa di chiusura, conosceremo ogni dettaglio della Traslazione di sabato 4, della cena della Vittoria e di tanti retroscena della festa.

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MOSSIERE – Nel chiacchierio paliesco, già nel dopo corsa e ancor più oggi, la mossa della finale è finita sotto la lente d'ingrandimento più volte. La posizione di S.Erasmo al canapo ha fatto gridare a una decisione sbagliata da parte di Massimiliano Narduzzi. Una stessa decisione presa più o meno nella stessa modalità da Costantini, nel 2011, erano costate polemiche a non finire.

Oggi,  questo il commento dello starter laziale: «Il Palio di Legnano ha dimostrato massima professionalità. I mieI complimenti all' organizzazione. Ci tengo a dire che sono rimasto particolarmente colpito nel vedere un gruppo di lavoro così affiatato che ha saputo affrontare ogni ostacolo con professionalità. Non è da tutti. Nonostante il maltempo l'organizzazione è stata straordinaria. E che dire sulla pista…favolosa. Nonostante la pioggia battente il fondo ha tenuto permettendo lo svolgimento della corsa. Di livello anche i cavalli che sono scesi in pista: tutti preparati. Ma non mi stupisce: i cavalli che hanno corso il Palio sono tra i migliori in circolazione nel circuito nazionale a livello di Palii. La prima batteria è stata la più complicata: S.Ambrogio e S.Erasmo non trovavano la posizione e hanno determinato numerose mosse false anche perchè non ho voluto lasciare indietro nessuno e penso si sia capito. Non sono molto contento di com'è andata la mossa della finale. S.Erasmo all'ultimo ha rifiutato la partenza. Di certo non potevo definirla falsa: il cavallo era in posizione per partire, non era girato al canapo. Quando ho sganciato il canapo la mossa era buona. Poi, non so se è stato un errore di valutazione del fantino oppure una esitazione del cavallo. Però, sono dispiaciuto e un poco amareggiato, in particolar modo se penso alla contrada. Di certo non si può tornare indietro nelle proprie decisioni. Ma, oggi, rivedendo i video posso solo dire che la mossa era valida e non sta a me giudicare la scelta fatta dal fantino».

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ANTENNA3 – Soprattutto sui social, critiche alla trasmissione per alcuni momenti di "buco nero". Immeritate. Il lavoro svolto dal gruppo di Telelombardia è stato di livello come sempre. Non solo, ma soprattutto in condizioni di profondo disagio, complice il temporale e la violenta pioggia caduta sul Campo. L'immagine di Luigi Frigo esprime da sola come ha lavorato ad esempio Mario Di Giglio. Vogliamo criticarlo? Ma dai!. L'acqua è la prima nemica delle strumentazioni tecniche. Così, è venuta meno la corrente elettrica, impendendo la messa in video delle immagini. In un battito di ciglia, tecnici all'opera e guasto riparato. Più che critiche, meriterebbero un plauso. In effetti, trascorso quel momento, per il resto la trasmissione è stata, tecnicamente, perfetta.

Una trasmissione seguita, grazie al nostro streaming, da tutto il mondo, da Madrid, Australia, Shanghai, Ecuador, Bucarest…

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ORGANIZZAZIONE – Eccellente. Il momento più difficile, quello di correre o non correre, è stato un esempio di come si devono gestire le criticità. Nessuna tensione in "regia", nessuna controversia tra dirigenti. Due parole tra loro, nello stanzino "segretato", e poi via: "si corre, perchè la pista è sicura!". 

Questo concetto, nei giorni precedenti, negli anni scorsi, l'avevamo sentita e risentita. Non siamo tecnici e l'avevamo spesso considerata l'esagerazione di chi, cambiato il terreno della corsa, voleva a tutti i costi difendere la sua scelta. Errore! Avevano ragione loro. Aveva ragione chi, come Guido Barbin allora cavaliere del Carroccio, il dr. Alessandro Centinaio presidente della commissione veterinaria, Mino Colombo ufficio Palio e il sindaco Lorenzo Vitali, che approvò la decisione, dopo la pioggia del 2008, pensò a una alternativa individuata appunto nella sabbia silicea. Oggi, la pista di Legnano è la numero 1… al mondo. A Siena, quando piove, tutti a casa. A Ferrara, ieri, palio rinviato. A Legnano, nemmeno la… neve fermerà più la corsa. 

"Adesso – il commento di un soddisfatto dr. Alessandro Centinaio, anche dopo aver saputo che sia Atzeni che il suo cavallo non hanno riportato alcuna conseguenza fisica nella caduta della prima batteria – per completare il progetto sicurezza, dovremmo modificare lo steccato, renderlo più sicuro, senza dargli un aspetto troppo moderno".

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SFILATA – Un Palio senza sfilata è come un pranzo senza il piatto migliore. Peccato. Assistere agli onori alla Croce, senza la solita coreografia di reggenze, gonfaloni, armati, non ha assicurato le solite emozioni, che invece abbiamo provato nel rivedere in Campo Pasquale Beretta nelle vesti di Alberto da Giussano. Anche questo un revival, a distanza di dieci anni, che avrebbe meritato ben altra cornice.

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Per le gallerie di Luigi Frigo ( a fondo pagina, la festa in Campo di S.Martino):

– Qui i personaggi

– Qui la corsa