La contestazione della Flora e la reazione di magistrati e contrade, durante l'investitura della reggenza rossoblu, è stato l'argomento all'ordine del giorno sulla bocca di tanti legnanesi, oggi, nella rituale passeggiata domenicale in centro.

Pro e contro si sprecano, ma generale appare il pensiero di quanto sia urgente sanare il nuovo momento di tensione nell'ambiente.

Il Palio è una festa dalla quale non si deve escludere nessuno e nella quale nessuno si deve sentire escluso. 

Anche in previsione dell'Expo, dei progetti in comune con altre associazioni, enti e amministrazioni locali, il Palio e Legnano non possono manifestare una divisione così profonda. Un richiamo a tutti per tornare a una condivisione di obiettivi e a uno spirito unitario è indispensabile. E deve arrivare quanto prima.

Se La Flora è arrivata a tanto, non può averlo fatto senza vantare un minino di ragione. Non possiamo pensare che al Cascinone siano stati così privi di buon senso. Ma, se i magistrati non hanno potuto soddisfare le sue richieste, qualche ragione, pensiamo noi, l'avranno avuta anche loro.

Possibile, la domanda che continua a girarci in testa, che tra queste posizioni non si riesca a trovare un punto d'incontro? Possibile che, esternamente, si continui a dare l'immagine di un ambiente litigioso quando, lo sappiamo bene, è più vero il contrario?

marco tajé